(Teleborsa) - Alla fine anche la lanciatissima economia statunitense comincia a cedere il passo di fronte al rallentamento di Cina ed Eurozona.
Sia il
PMI che l'
ISM manifatturiero hanno infatti scalato le marce, pur restando ben al di sopra della soglia che separa l'espansione dalla contrazione, al contrario dei
PMI di Cina ed
Eurozona.
Tuttavia, come ha commentato anche Chris Williamson, capo economista di Markit, pur ancora ragionevolmente forte, il ritmo di crescita ha rallentato per tre mesi consecutivi portandosi ai minimi di gennaio, quando l'attività era stata colpita dall'ondata eccezionale di maltempo.
Secondo Wiliamson questo stop è causato principalmente dal rallentamento dell'attività cinese ed europea, e senza una marcata inversione di trend è possibile che a dicembre si verifichi un ulteriore peggioramento.