(Teleborsa) - Come promesso più volte dal premier
Matteo Renzi, il governo ha annullato l'"autogoal" delle
partite IVA (per approfondimenti leggi lo speciale:
Giovani autonomi tormentati dal Fisco e dall'Inps).
Nel
decreto Milleproroghe è stato bloccato il rialzo dei versamenti deciso con la
riforma Fornero: quindi anche per il 2015 l'aliquota per i lavoratori iscritti alla
gestione separata Inps resta al 27,72% (invece che al 29,72%).
L'aumento però ci sarà lo stesso, ma sarà graduale: del 28% per il 2016 e del 29% per il 2017.
Prevista anche la proroga per tutto il 2015 del
Regime dei Minimi con
imposta sostitutiva al 5%. La
Legge di Stabilità, invece, aveva introdotto il Regime forfettario che portava l’aliquota sostitutiva al 15% e prevedeva tetti di ricavi che cambiano a seconda delle diverse categorie di partite IVA (da 15mila a 40mila euro).
Le risorse necessarie per attuare tali cambiamenti sono stati reperiti nel Fondo per interventi strutturali di politica economica.