(Teleborsa) - Il
Piano banda ultralarga recentemente
approvato dal Consiglio dei Ministri potrebbe avere un unico protagonista: lo Stato.
Secondo le ultime indiscrezioni, che confermano rumors già circolati nelle scorse settimane, il Governo avrebbe intenzione di
affidare a Enel il compito di portare la fibra ottica in tutta la Penisola, colmando così il
gap tra l'Italia e il resto dell'Unione Europea in materia di Internet super veloce.
Enel, che è controllata dal Ministero dell'Economia,
utilizzerebbe la propria grande rete di cavi elettrici, restituendo al
controllo pubblico le grandi reti infrastrutturali di telecomunicazioni e rendendo
marginale l'attuale rete di Telecom Italia, spiega
Repubblica.
Sembra che il colosso elettrico guidato da Francesco Starace abbia già dato la sua disponibilità anche a lavorare in
tempi molto stretti, non più di tre anni. Tre anni per cablare l'Italia
senza però alterare la concorrenza, visto che poi non reclamerebbe un ruolo nella gestione del
servizio, che sarebbe
controllato esclusivamente dallo Stato e non da singoli operatori.
Non si è fatta attendere la risposta di
Matteo Renzi. In un tweet diffuso nella tarda mattinata il Premier ha scritto: "La Banda UltraLarga è obiettivo strategico.Non tocca a Governo fare piani industriali. Ma porteremo il futuro presto e ovunque".