(Teleborsa) - L'ombra delle
tangenti incassate dalla Fifa si allunga anche sui Mondiali di calcio svoltisi in Francia nel 1998.
Un Tribunale statunitense ha pubblicato la deposizione fatta nel 2013 dall'ex manager della Fédération Internationale de Football Association,
Chuck Blazer, nella quale il funzionario ammette di aver accettato, assieme ad altri membri del Comitato esecutivo, tangenti per la scelta del Sud Africa quale Paese ospitante del Mondiali del 2010.
"A partire dal 2004 e fino al 2011, io e altri executive della Fifa abbiamo accettato mazzette per la selezione del Sud Africa", ha dichiarato Blazer, considerato un uomo chiave nell'
indagine avviata dall'FBI americana che ha portato all'
arresto di molti dirigenti della Federcalcio mondiale e alle
dimissioni di Sepp Blatter, in quanto sta cooperando con il Dipartimento di Giustizia USA.
Ma la pratica delle tangenti intascate per favorire un Paese nell'ottenimento della prestigiosa competizione potrebbe essere iniziata prima, molto prima. Blazer ha infatti ammesso di aver
facilitato anche il pagamento di una tangente relativa alla Coppa del Mondo svoltasi in Francia nel 1998.
Tra il 1990 e il 2011 Mr Blazer è stato il secondo top officiale del Concaf, ossia del distretto Fifa che copre Nord America, America Centrale e Caraibi, mentre tra il 1997 e il 2013 ha avuto un posto nel comitato esecutivo della Federazione.
Ma le novità nel terremoto Fifa non finiscono qui: le autorità statunitensi stanno
approfondendo le indagini sull'assegnazione di due eventi ancora da disputarsi: i
Mondiali di calcio che si svolgeranno in Russia nel 2018 e quelli che si svolgeranno in
Qatar nel 2022.