(Teleborsa) - Il
rallentamento economico in Cina non frena la voglia di espansione delle grandi corporate del Dragone.
Oggi China National Chemical Corp., meglio nota come
ChemChina (
da poco divenuta controllante di Pirelli) ha annunciato che
rileverà il colosso della chimica elvetico Syngenta per oltre
43 miliardi di dollari in quella che diventa la
maggior acquisizione di sempre da parte di una società cinese all'estero.
Si tratta inoltre del
secondo mega deal nel comparto della chimica in due mesi dopo q
uello da 130 miliardi di dollari annunciato a dicembre tra Dow Chemical e DuPont.
Il blitz di ChemChina, che ha promesso di mantenere inalterata la struttura manageriale di Syngenta, conferma l'
appetito delle società cinesi per le rivali occidentali. Secondo
Dealogic, solo a gennaio le società cinesi hanno speso 22 miliardi di dollari in acquisizioni all'estero.
Ma dietro questa operazione c'è molto altro: come rileva
Bloomberg, citando Jefferies, la Cina ha il 21% della popolazione mondiale ma solo il 9% di terreni coltivabili.
Syngenta, leader nella produzione di pesticidi e di semi geneticamente modificati (ha un portfolio di prodotti vastissimo),
permetterà alla Cina di incrementare la propria produzione di cibo a livello domestico.
Non solo: Syngenta potrà competere alla pari con altri mostri del settore,
Monsanto in testa.
Tornando all'operazione annunciata oggi,
ChemChina metterà sul piatto 465 dollari per ogni titolo Syngenta, cifra che rappresenta un premium di circa il 20% rispetto alla chiusura del titolo di ieri.