(Teleborsa) -
Rallenta il passo la crescita delle vendite di case negli Stati Uniti a gennaio, dopo l'exploit del mese di dicembre, motivato forse dall'esigenza di accaparrarsi un mutuo a tassi ancora contenuti,
dopo il primo aumento operato dalla Fed.
Il dato, comunicato dall'Associazione Nazionale degli Agenti Immobiliari (NAR) USA, ha mostrato un
modesto incremento dello 0,4% a 5,47 milioni di unità rispetto ai 5,45 milioni di dicembre, che risulta
superiore ai 5,32 milioni attesi dagli analisti. La crescita modesta di gennaio si confronta con un +12,1% rivisto a dicembre (
+14,7% il preliminare) e con un -2,9% del consensus.
Parallelamente, i prezzi delle case hanno registrato una frenata. Secondo quanto rilevato dalla Standard & Poor's, l'indice S&P Case Shiller, che misura l'andamento dei prezzi nelle principali venti aree metropolitane degli Stati Uniti, non ha mostrato a dicembre variazioni significative rispetto al mese precedente,
dopo il +0,1% registrato nei due mesi precedenti. Il dato risulta al di
sotto delle stime degli analisti che erano per un +0,1%.
Su anno è salito del 5,7%, come il dato rivisto di ottobre (
il preliminare era +5,8%) e si confronta con il +5,8% stimato dagli analisti.