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Petrolio, Unione petrolifera conferma una domanda in recupero

Economia
Petrolio, Unione petrolifera conferma una domanda in recupero
(Teleborsa) - Consumi petroliferi in leggero aumento nei primi cinque mesi del 2016: l'aumento è dell'1,1% rispetto al 2015. E' quanto rileva l'ultimo rapporto di Unione Petrolifera. Il gasolio si conferma il principale prodotto per autotrazione con circa il 39% dei volumi consumati, seguito dalla benzina con il 13%. E' quanto rileva l'ultimo rapporto di Unione Petrolifera.

In base alle previsioni formulate dall'associazione che rappresenta i produttori, la domanda di energia dovrebbe attestarsi nel 2020 a 165 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio e nel 2030 a 169 milioni, compatibilmente con un quadro di recupero dell'economia. Il petrolio (prodotti petroliferi) rimarrà la prima fonte energetica sino al 2019 (con un peso del 34,5%) per poi attestarsi essere superata dal gas (35,4%), ma mantenendo una quota ancora attorno al 32-33% sino al 2030.

I prezzi del greggio sono attesi in rialzo dall'Unione petrolifera, in una forchetta di 45-55 dollari/barile, in considerazione del progressivo ridimensionamento del surplus produttivo.

La fattura petrolifera dovrebbe comunque ridursi quest'anno a 13-15 miliardi di euro, ai minimi da 20 anni, in base all'andamento del cambio e del prezzo del greggio. La bolletta energetica è attesa ai minimi dal 2001 a 28-29 miliardi.
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