(Teleborsa) -
Cresce il fabbisogno statale a marzo, attestandosi sui 22,9 miliardi di euro con un aumento di circa 2 miliardi rispetto al corrispondente mese dello scorso anno.
Lo annuncia il Ministero dell'Economia e delle finanze, aggiungendo che il
fabbisogno del primo trimestre dell'anno si attesterebbe oltre i 29 miliardi, con un aumento di circa 2.650 milioni rispetto a quello registrato a gennaio-marzo 2016.
Nel confronto con il corrispondente mese del 2016 l'aumento è da attribuire a maggior
i pagamenti delle amministrazioni centrali, fra i quali si segnalano contributi al
bilancio europeo, trasferimenti a
imprese pubbliche e
rimborsi fiscali, legati anche a una diversa calendarizzazione delle scadenze, e a maggiori prelevamenti dai conti di tesoreria intestati alle amministrazioni territoriali.
Gli
interessi sui titoli di Stato sono risultati
in diminuzione per circa 500 milioni. Dal lato degli incassi, le maggiori entrate fiscali sono state parzialmente compensate da minori accrediti dal bilancio comunitario ai fondi di rotazione.
Nel primo trimestre dell'anno, l'aumento del fabbisogno del settore statale è legato in gran parte allo
slittamento da dicembre 2016 a gennaio 2017 di alcuni
pagamenti delle amministrazioni centrali e territoriali per motivi di calendario. Tali maggiori pagamenti sono stati solo in parte compensati da maggiori incassi fiscali.