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"Parlamentarie" in Francia: ballottaggio con certa conferma trionfo En Marche-Macron

In corsa per 573 dei 577 seggi dell'Assemblea nazionale (4 già assegnati) 1.147 candidati che al primo turno hanno ottenuto almeno il 12,5% dei consensi

Politica
"Parlamentarie" in Francia: ballottaggio con certa conferma trionfo En Marche-Macron
(Teleborsa) - Secondo turno di ballottaggio in Francia per le elezioni parlamentari con "La Republique en Marche" di Emmanuel Macron che potrebbe conquistare 400 e oltre dei 577 seggi dell'Assemblea nazionale. Un trionfo quasi senza precedenti, salvo un paio d'eccezioni del passato, come per il Generale de Gaulle e una volta per la "Destra", con il Presidente della Repubblica probabile detentore di fatto di un potere assoluto grazie al "Partito Unico", per così dire, che emergerà dalle urne a spoglio ultimato.

I francesi votano, come si sa, col sistema maggioritario in 573 collegi uninominali (4 dei 577 infatti già assegnati la settimana scorsa al primo turno). Un ballottaggio che riguarda i 1.147 candidati che abbiano ricevuto al primo turno almeno il 12,5 dei consensi. Una sfida che in diversi collegi prevede il "confronto" anche tra tre o di più aspiranti deputati. Al voto 47 milioni di cittadini. Seggi aperti dalle 08:00 alle 18:00, termine alle 20:00 in alcune grandi città.

L'unica incertezza è data dall'incognita delle astensioni, che domenica 11 giugno hanno raggiunto il 51% e che in questa occasione dovrebbero quasi certamente salire. I sondaggi confermano che En Marche e il partitino alleato di MoDem possono ottenere da 440 a 470 dei 577 seggi a Palais Bourbon, con una maggioranza assoluta che è 289 appunto sui 577 dell'Assemblea nazionale.

La stampa francese non si stanca di ricordare che Macron è avviato a ottenere una maggioranza parlamentare compresa tra il 70 e il 75% dei seggi. Superiore al 68% ottenuto da Mitterand nel 1981 e alla stessa percentuale di Chirac nel 2002, ma meno del trionfo del Generale Charles De Gaulle nel 1969 che ottenne l'81% e della "Destra" del 1993 che toccò il 79%.

Unico partito d’opposizione con un numero di deputati solo "a 2 cifre", con ogni probabilità sarà "Les Républicains", un "partito" figlio di scissioni e di riaggregazioni continue dei gruppi che furono di Chirac, Sarkozy, Raffarin, Fillon e altri. Anche se ora già pesantemente penalizzato dagli "acquisti" di Macron, come avvenuto per il Premier Edouard Philippe, sindaco dei Républicains.
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