(Teleborsa) - Il settore terziario della Zona Euro si conferma in leggero peggioramento a ottobre, anche se meno di
quanto previsto inizialmente.
Il
PMI servizi finale elaborato da
Markit è stato infatti
rivisto al rialzo a 55 punti rispetto ai 54,9 della
stima flash, risultando però in calo rispetto ai 55,8 punti di settembre.
Rivisto al rialzo anche il PMI composito finale a 56 rispetto ai 55,9 della prima lettura. Anche in questo caso, però, si è verificata una frenata rispetto ai 56,7 punti di settembre.
Si ricorda che 50 è la soglia che separa l'espansione dalla contrazione.
"L’incertezza politica e la valuta più forte sembra abbiano influito solo modestamente sulle ottimistiche previsioni per il prossimo anno, ciò significa che la fiducia resta elevata" ha commentato Chris Williamson, Capo Economista presso IHS Markit.
Secondo Williamson "le pressioni inflazionistiche sono nel frattempo aumentate, con prezzi di vendita per beni e servizi in rialzo al tasso più alto in più di sei anni. Alcuni prezzi sono aumentati solamente a causa del ricarico dei costi più alti. Ma, visto che le condizioni della domanda continuano a migliorare, le aziende monitorate hanno anche registrato un potere sui prezzi più forte, il che suggerisce che la sottostante pressione inflazionistica sta diventando più radicata".