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Banco BPM torna in utile nei primi nove mesi. Outlook ottimista

Finanza
Banco BPM torna in utile nei primi nove mesi. Outlook ottimista
(Teleborsa) - Il Banco BPM torna in nero nei primi nove mesi dell'anno.

L'Istituto ha infatti chiuso il bilancio con un utile netto di 53 milioni di euro, che si confronta con la perdita di 633 milioni del corrispondente periodo del 2016.

Il risultato lordo di gestione è salito del 20,1% a 1,156 miliardi di euro, le commissioni nette del 13,3% a 1,577 miliardi, mentre i proventi operativi "core", pari a 3,136 miliardi, sono migliorati del 5,3%.

Gli impieghi alla clientela sono pari a 107,9 miliardi di euro, di cui in bonis -0,5% e deteriorati -13,7% rispetto al 31 dicembre 2016.
La raccolta diretta è scesa da 110 a 107,4 miliardi di euro, quella indiretta è salita invece del 3,2% a 100,3 miliardi.

"Nell’ultimo trimestre dell’esercizio il Gruppo continuerà ad essere impegnato nella realizzazione delle iniziative progettuali delineate nel Piano Strategico 2016-2019, con priorità al completamento delle cessioni di posizioni classificate a sofferenza previste per il 2017, alle attività finalizzate all’implementazione del nuovo modello organizzativo della rete commerciale e alla razionalizzazione delle attività di private e investment banking" si legge in una nota.

Banco BPM spiega inoltre che "la gestione ordinaria resterà improntata al recupero di redditività, che trarrà vantaggio dagli effetti
sinergici derivanti dalla fusione che, comunque, si manifesteranno in misura più significativa nel corso del 2018".

Quanto all’andamento dei proventi, "pur permanendo pressioni competitive sulla marginalità, potrà beneficiare di un ulteriore contenimento del costo della raccolta, grazie al proseguimento dell'azione commerciale volta alla riduzione dei volumi sulle forme tecniche più costose, dello sviluppo degli impieghi e delle tendenze che caratterizzano l’aggregato delle commissioni, in particolare quelle derivanti da servizi di gestione, intermediazione e consulenza".

"Il contenimento dei costi operativi, mediante il miglioramento dell’efficienza, la realizzazione di specifiche azioni volte all’ottimizzazione della spesa e la razionalizzazione delle funzioni organizzative, continuerà a costituire uno dei principali fattori di attenzione.
I livelli di copertura dei crediti deteriorati si manterranno elevati, e la riduzione degli stock proseguirà sia attraverso il workout interno che, come detto, dando esecuzione al previsto programma di cessione di sofferenze" conclude la big bank.
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