(Teleborsa) -
Consumi petroliferi in calo in Italia nel 2017: i consumi sono tornati
sotto la soglia dei 59 milioni di tonnellate con un calo dell'1,1% rispetto allo scorso anno e del 20% rispetto al 2010 (-15 milioni di tonnellate).
E' quanto emerge dal
preconsuntivo 2017 fornito da Unione Petrolifera, l'associazione che rappresenta tutti gli operatori petroliferi in Italia.
La flessione più marcata è quella delle benzine (-3,5%), mentre il gasolio si conferma il principale prodotto petrolifero con una quota di circa il 45%.
Nonostante il calo dei consumi petroliferi, i
consumi di energia sono aumentati dello 0,6% a 161,8 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio e mostrano una certa rigidità sui valori medi dell'ultimo triennio. Alla contrazione del petrolio si contrappone la
crescita del gas (+6,6%), che con un peso del 38,3% sui consumi complessivi si conferma la
prima fonte di approvvigionamento (61,9 tonnellate).
Lievita la fattura energetica che secondo l'UP
cresce del 24% a 34,4 miliardi dai 27,7 miliardi di euro del 2016, con un peso sul Pil intorno al 2%. Il dato resta comunque inferiore rispetto al picco toccato nel 2017 di 66,485 miliardi.
Secondo le proiezioni dell'UP,
il prezzo del petrolio nel 2018 si attesterà tra i 55 e i 65 dollari al barile.