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Petrolio, Brent resta vicino quota 70 dollari

Baker Hughes, in aumento le trivellazioni attive negli Stati Uniti

Economia, Energia
Petrolio, Brent resta vicino quota 70 dollari
(Teleborsa) - Viaggiano poco mosse le quotazioni di petrolio, pur restando sui massimi da oltre tre anni.

Il Brent di Londra scambia a ridosso dei 70 dollari, passando di mano a 70,04 USD/barile (-0,16%), mentre il contratto americano sul Light crude segna un incremento dello 0,18% a 66,32 dollari al barile.

A frenare il corso dei prezzi, contribuisce il calo delle scorte di greggio negli Stati Uniti, rilevatosi anche superiore alle attese del mercato. A fare da assist alle quotazioni che, consolidano i livelli top degli ultimi anni, sono invece i timori sulle ampie forniture di oro nero.

La conta delle trivellazioni attive di Baker Hughes, ha, infatti, rilevato un aumento del numero di trivelle statunitensi attive, durante la scorsa settimana. Stando al rapporto che viene pubblicato ogni venerdì, dal gruppo di servizi petroliferi, i pozzi sono saliti di 12 unità a quota 759. Rispetto a un anno fa, c'è stato un rialzo di 193 unità. Siamo, tuttavia, ancora lontani dal picco di 1.609 toccato a ottobre 2014.

Gli investitori hanno tenuto sotto stretto controllo l'approvvigionamento di petrolio degli Stati Uniti. L'Energy Information Administration della scorsa settimana ha rivelato una crescita della produzione interna di greggio di 128.000 barili al giorno. Secondo gli addetti ai lavori, tali aumenti possono mantenere bloccati gli alti prezzi del greggio.

Effetto clima. Tuttavia, alcuni analisti stimano che le aspettative di un clima più mite, questa settimana, potrebbero frenare i prezzi.
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