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Decreto Dignità, Salvini e Di Maio aprono a interventi migliorativi in Parlamento

Economia, Welfare
Decreto Dignità, Salvini e Di Maio aprono a interventi migliorativi in Parlamento
(Teleborsa) - Il vicepremier Matteo Salvini commenta positivamente il lavoro del collega pentastellato Luigi Di Maio, che nella veste di Ministro del Welfare, ha fatto approvare lunedì sera il dibattutissimo Decreto Dignità nell'intento di combattere il precariato.

"E' un buon inizio e poi il Parlamento cercherà di renderlo più efficiente e produttivo", ha affermato Salvini in occasione dell'assemblea ANIA, replicando alle critiche piovute in questi giorni dalle associazioni imprenditoriali e ricordando i punti salienti del provvedimento che, oltre al lavoro precario, combatte delocalizzazioni, gioco d'azzardo e ludopatia "che rovinano migliaia di famiglie".

"Finalmente mette un punto fermo su quelle multinazionali che comprano aziende italiane, magari a poco prezzo, prendono denaro pubblico e poi licenziano in Italia e assumono all'estero", ha affermato il titolare dell'Interno a proposito del giro di vite sulle delocalizzazioni."Ovviamente bisogna farlo aiutando alle imprese a pagare di meno e a perdere meno tempo", ha aggiunto. E relativamente ai voucher si unisce a Di Maio riaffermando la necessità di reintrodurli per settori come turismo, agricoltura e servizi.

Presente oggi dinanzi alla stessa platea anche il titolare della riforma Luigi di Maio, che ha aperto alla possibilità di "interventi migliorativi" sul Dl dignità da parte del Parlamento."Se invece vogliono annacquare le norme che abbiamo scritto, allora saremo un argine: non si arretra sulla precarietà, sulla sburocratizzazione, sulla lotta al gioco d'azzardo e alle multinazionali che delocalizzano dopo aver preso soldi dallo Stato", ha chiarito.

Del decreto Dignità ha parlato oggi anche il Presidente INPS Tito Boeri, che giudica negativamente la reintroduzione delle causali per le proroghe dei contratti a termine. "L'esperienza passata dimostra che comportano un forte appesantimento burocratico scoraggiando la creazione di lavoro soprattutto nelle piccole imprese" - afferma - mentre sarebbe meglio combattere il precariato aumentando i contributi sociali di questi contratti ad ogni proroga.
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