(Teleborsa) -
Il sistema di istruzione inclusiva produce qualche miglioramento in Italia. Lo rivela un
rapporto dell'
Istat ad aggiornamento dell'Agenda ONU 2030 sullo sviluppo sostenibile.
Istruzione per tutti - Il rapporto rivela che gli
ultimi 10 anni hanno portato un diffuso
miglioramento nell’obiettivo di avere un’
istruzione inclusiva per tutti, anche se le intensità di miglioramento sono diverse e si delinea nell’ultimo biennio un rallentamento nelle progressioni per quasi tutti gli indicatori.
Meno abbandoni, più laureati (ma non al Sud)- Il tasso di
abbandono precoce è sceso, nel 2016, al 1
3,8%, rimanendo pressappoco invariato nel 2017, anche se permangono però consistenti differenze territoriali a
svantaggio del Mezzogiorno. La quota di trentenni che ha preso
la laurea raggiunge il 26,9%, arrivando per la prima volta all'obiettivo nazionale previsto da Europa 2020, ma anche in questo caso vi sono sono ampie le differenze territoriali con una maggiore incidenza di laureati al Nord e al Centro. Continua a crescere la
partecipazione degli adulti alle attività di istruzione e formazione: nel 2016 il 41,5% delle persone tra i 25 e i 64 anni ha svolto almeno una attività formativa negli ultimi 12 mesi.
La matematica non è un'opinione... - In Italia la quota di ragazzi 15enni che
non raggiungono la sufficienza in lettura è del
21% (19,5% nel 2012), mentre si attesta al
23,3% in matematica e scienze (rispettivamente 24,6% e 18,7% nel 2012) in leggero peggioramento rispetto ai tre anni precedenti.