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Decreto Dignità, Di Maio: "Incentivi per chi assume a tempo indeterminato"

Lo ha detto il vicepremier pentastellato, spiegando: "L'obiettivo principe è quello di diminuire il costo del lavoro"

Economia, Politica, Welfare
Decreto Dignità, Di Maio: "Incentivi per chi assume a tempo indeterminato"
(Teleborsa) - Incentivi per chi assume a tempo indeterminato. La misura che il Governo è pronto a introdurre nel Decreto Dignità, è stata annunciata da Luigi Di Maio Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico durante una trasmissione su Radio1.

Il Decreto Dignità è un pacchetto di misure fortemente voluto dal vicepremier pentastellato per dare una decisa spallata al Jobs Act.

"Chi non ha sfruttato in passato i nostri giovani e meno giovani con l'abuso di questi strumenti non ha nulla da temere", ha detto Di Maio "Noi incentiveremo il contratto a tempo indeterminato, andremo in quella direzione. L'obiettivo principe è quello di diminuire il costo del lavoro, quindi diminuendo il costo del contratto con grandi tutele, quel contratto è più agevole per l'imprenditore e permette il passaggio dal determinato all'indeterminato il che significa permettere di formare una famiglia".

Secondo il numero uno del Movimento 5 stelle, "il Parlamento deve avere la possibilità di discutere il decreto e di migliorarlo, credo non ci sia bisogno della fiducia ma, lo dico da capo politico del M5S, non arretreremo sulle norme". Una posizione quella di Di Maio che insieme al collega leghista Salvini nei giorni scorsi aveva aperto a interventi migliorativi in Parlamento. "Migliorare significa aggiungere" e non "annacquare". Emendamenti per "eliminare qualche altra scartoffia burocratica per le imprese o aumentare le pene per le aziende che delocalizzano".

Non poteva mancare da parte di Di Maio una battuta sulla questione migranti, dopo che nei giorni scorsi nel mirino di Salvini dopo le Ong sono finite le navi militari straniere che - attraverso le missioni internazionali - portano in Italia i migranti recuperati nel Mediterraneo.

"Gli unici porti sono quelli italiani ma l'obiettivo nostro è cambiare le regole di ingaggio della missione", ha spiegato il vicepremier pentastellato a Radio1 in seguito alla la polemica scoppiata fra il Ministro dell'Interno e della Difesa. "Mi ricordo che un anno fa sono stato a parlare con Frontex e mi spiegarono che il Governo Renzi diede la disponibilità di portare i migranti nei porti in cambio di punti di flessibilità usati per il bonus degli 80 euro. Noi chiederemo flessibilità senza barattarla in cambio dell'apertura dei porti".
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