(Teleborsa) -
Protesti di nuovo in crescita fra le imprese, le più colpite sono quelle dei servizi ed in particolare i trasporto e l'edilizia. E' quanto segnala l'ultimo
Osservatorio Cerved sui protesti.
Nel 3° trimestre, le
imprese protestate sono tornate a crescere (+7,5%), per la prima volta dall'estate 2017 e dopo un trend virtuoso che ha visto progressivamente ridursi i tempi dei pagamenti delle imprese. Rispetto al 2016, comunque, i protesti si confermano in calo del 28,6%.
L'aumento dei protesti ha riguardato tutta la Penisola, ad
eccezione del Nord-Est, che registra un calo dell'1,1% complessivamente, grazie al buon andamento in Trentino Alto Adige (-20%), Veneto (-5,1%) e Friuli (-1,8%). Invece,
al Centro si registra una crescita a doppia cifra (+11%), in particolare a causa della performance negativa del Lazio (+24,5%).
Il Mezzogiorno è sempre in aumento (+5,3%) e si conferma l'area in cui il
fenomeno è più diffuso con 3.348 protesti. Qui sono al top Basilicata (+22%), Molise (+19%) e Calabria (+18%).
Quanto ai settori, aumentano di nuovo i protesti nei
servizi (+9%) e nelle
costruzioni (12,9%), ma gli incrementi più consistenti si registrano nella
logistica e trasporti (+29%).