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Tecnologia: è italiano uno dei 500 computer più potenti al mondo

Tra i campi di applicazione di CRESCO6, previsioni sul cambiamento climatico e sull’inquinamento dell’aria, studio di nuovi materiali per la produzione di energia pulita e simulazione per la gestione di infrastrutture critiche.

Economia, Energia, Scienza e tecnologia
Tecnologia: è italiano uno dei 500 computer più potenti al mondo
(Teleborsa) - Si chiama CRESCO6 ed è italiano, il supercomputer inserito tra le 500 infrastrutture di calcolo più potenti al mondo. Un risultato degno di nota per l’ENEA di Portici (Napoli), detentrice dell’apparecchio inserito nella top500 alla SuperComputing 2018 di Dallas, una tra le principali conferenze in materi di calcolo scientifico. Tra i campi di applicazione di CRESCO6, previsioni sul cambiamento climatico e sull’inquinamento dell’aria, studio di nuovi materiali per la produzione di energia pulita e simulazione per la gestione di infrastrutture critiche. Ma anche chimica computazionale, sviluppo di codici per la fusione nucleare e fluidodinamica per il comparto aerospaziale.

L’ingresso di CRESCO6 al 420esimo posto della classifica è stato raggiunto grazie alle modifiche apportate dall’Agenzia, che ha raddoppiato la potenza del supercomputer fino a 1,4 milioni di miliardi di operazioni matematiche al secondo. Come sottolinea Silvio Migliori, responsabile della divisione ENEA per lo Sviluppo di sistemi per l’informatica e l’ICT, il raddoppio "È stato possibile grazie ad una gara internazionale che ENEA insieme al CINECA si è aggiudicata nel 2018”.

"Il raggiungimento di questo obiettivo – continua Migliori - garantisce all’ENEA una posizione di primissimo piano nell’ecosistema nazionale di calcolo ad elevate prestazioni HPC, con CRESCO6 che si conferma il supercomputer più potente del Mezzogiorno". CRESCO6, inoltre, favorisce la candidatura italiana ad ospitare entro il 2021-22 uno dei 3 apparecchi tecnologici che daranno vita al sistema "pre-exascale”, che la Commissione europea ha affidato alla struttura dedicata European HPC Joint Undertaking (EuroHPC JU), nata a Roma nel 2017 e di cui l'Italia è tra i fondatori.
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