(Teleborsa) -
Riemergono le voci di uno slittamento della Brexit oltre la deadline del 29 marzo. Ipotesi più volte smentita dalla Premier Theresa May, ma che sembrerebbe oggi non priva di fondamento per il complicarsi della questione.
A dar voce a questa ipotesi è la stampa britannica, secondo cui
non ci sarebbero più i tempi tecnici per l'approvazione parlamentare entro la scadenza di fine marzo.
Tanto più che il
voto alla Camera dei Comuni previsto per il 15 gennaio 2019 probabilmente
porterà ad una bocciatura dell'accordo strappato dalla May a Bruxelles. A questo punto le
alternative sarebbero due: prender tempo con
un piano B oppure presentare
richiesta formale all'UE di uno slittamento oltre la data fissata in base all'articolo 50 del trattato europeo.
Frattanto, la notizia di un possibile slittamento della Brexit fa bene alla
sterlina, che
guadagna terreno contoror l'euro ed il dollaro. Il cross della valuta
contro il biglietto verde si attesta ad un soffio dagli
1,28 USD, dopo aver toccato un picco intraday du 1m2851, mentre
scambia contro euro a 0,8978.