(Teleborsa) - Avvio di ottava in risalita per i prezzi del greggio sostenuto dalle speranze di un
accordo tra Stati Uniti e Cina sul commercio più vicino mentre prosegue l'impegno dell'OPEC e degli altri grandi esportatori non facenti parte del Cartello a modulare l'offerta.
Le quotazioni del barile di
Brent, il greggio di riferimento del mare del Nord, guadagnano lo 0,43% a quota 65,39 dollari. Il
West Texas Intermediate sale dello 0,68% a 56,18 dollari.
Un'intesa sul fronte commerciale potrebbe essere firmata già a fine mese. Pechino abbasserebbe i suoi dazi ed altre restrizioni su alcune merci americane, tra cui prodotti agricoli, chimici e auto mentre Washington rimuoverebbe gran parte, se non tutte, le sanzioni applicate finora.
Il
ministro russo dell'Energia Alexander Novak ha detto che la Russia porterà la produzione di petrolio a 228.000 barili al giorno. L'OPEC e i suoi alleati, inclusa quindi la Russia, si sono impegnati a ridurre la produzione totale di 1,2 milioni di barili al giorno dai livelli di produzione di ottobre per i primi sei mesi di quest'anno.