(Teleborsa) -
L'Italia è in recessione tecnica: la conferma arriva dall'
Istat che ha comunicato un dato negativo di crescita del PIL per il 4° trimestre del 2018 dopo quello con il segno meno del 3° trimestre. Tuttavia il calo del PIL è stato meno marcato del previsto: la
variazione congiunturale relativa agli ultimi tre mesi del 2018 è stata rettificata al rialzo, rispetto alla stima flash di fine gennaio, da -0,2 a -0,1%.
La nuova lieve flessione dell’attività, dopo quella del terzo trimestre, avviene in presenza di una dinamica positiva molto moderata di consumi e investimenti, nonché di un andamento favorevole delle esportazioni nette, a cui si è contrapposto l’effetto negativo della contrazione delle scorte.
Alla debolezza dell’attività produttiva ha corrisposto un contenuto calo dell’input di lavoro: le ore lavorate sono diminuite dello 0,3% e le unità di lavoro dello 0,1%.
Nel quarto trimestre del 2018 il Prodotto Interno Lordo (PIL), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2010, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è diminuito dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e ha segnato una variazione nulla nei confronti del quarto trimestre del 2017.
La variazione congiunturale del PIL diffusa il 31 gennaio 2019 era risultata negativa dello 0,2% mentre quella tendenziale era pari a +0,1%.
La variazione acquisita per il 2019 è pari a -0,1%.