(Teleborsa) - L'ambiziosa
Belt and Road Initiative (Bri), la nuova
Via della Seta alla quale ha aderito anche
l'Italia non senza
polemiche, deve essere
trasparente ed economicamente sostenibile. Lo ha detto il Presidente cinese Xi Jinping durante il suo discorso alla cerimonia di apertura della seconda edizione del
Belt and Road Forum, provando così a mettere a tacere le
critiche internazionali, soprattutto da parte degli
USA che inquadrano l'iniziativa come un
progetto egemonico, e dunque pericoloso, che favorisce solo l'agenda politica e le imprese cinesi, lasciando pericolose montagne di debiti ai Paesi
"beneficiari". "Tutto dovrà essere fatto in modo trasparente e combatteremo la corruzione con tolleranza zero", ha assicurato Xi promettendo che, con le esigenze di maggiore apertura, "miglioreremo leggi e regolamenti, la supervisione su mercati e altre aree, libereremo e aboliremo i regolamenti irragionevoli, i sussidi e le pratiche che impediscono la competizione equa distorcendo il mercato". In più, ci sarà l'accelerata sulla
"protezione dei diritti della proprietà intellettuale".Pechino sarà sempre più inserita nel contesto internazionale rafforzando
"il coordinamento delle politiche macroeconomiche con le principali economie del mondo e sforzandosi di creare ricadute positive per promuovere una crescita forte, equilibrata e inclusiva per l'economia mondiale", ha proseguito.
Il comunicato congiunto del Forum, su cui il Premier
Giuseppe Conte metterà anche la firma dell'Italia, unico Paese del G7 ad aver aderito, darà il via a questa seconda e più matura fase della Via della Seta che ovviamente dovrà mostrarsi pronta alla
prova dei fatti.