(Teleborsa) - In Italia continua la
"crisi strisciante" dei prezzi del mercato
immobiliare che "restano
sotto i livelli del 2005 come in Spagna", mentre negli altri Paesi europei sono tornati a crescere. Lo ha detto
Giorgio Gobbi, capo del Servizio Stabilità finanziaria della
Banca d'Italia, in occasione della presentazione del
rapporto immobiliare residenziale 2019 dell'Agenzia delle Entrate, realizzato in collaborazione con l'ABI.
L'esponente di Via Nazionale ha posto l'accento sul fatto che "un mercato immobiliare depresso è un
fattore di freno per l'economia nel suo complesso e
non aiuta le banche a vendere i crediti deteriorati perché il
valore delle garanzie reali non cresce, non aiuta le banche a fare ricavi perché le grandi banche europee stanno facendo grandi ricavi sui mutui e sulle transazioni".
"I
tassi - ha proseguito Gobbi - sono
bassi e abbiamo una
crescita dei mutui, però dopo la crisi, le politiche delle banche sono tornate favorevoli ma sono sempre prudenti. Le transazioni si stanno concentrando sulle
fasce delle famiglie più solide, mentre i
giovani incontrano difficoltà ad accedere ai mutui".
In Europa - ha osservato ancora Gobbi -"è tornata la
paura per gli impatti del mercato immobiliare sulla
stabilità finanziaria". Il
Comitato per il rischio sistemico (Esrb) ha ricordato,
"ha già estratto dei cartellini gialli per otto paesi", una lista in cui non rientra l'Italia. Ci sono Paesi dove "c'è un alto rapporto tra il debito delle famiglie e il reddito disponibile".