(Teleborsa) -
Ennesima settimana cruciale per il nuovo
esecutivo giallorosso atteso oggi,
lunedì 9 settembre, e domani martedì, al
voto di fiducia delle
Camere.
Dibattito al via questa mattina alle 11.00:
numeri rassicuranti a Montecitorio.
Passaggio che si annuncia, invece,
più
delicato a
Palazzo Madama dove i
numeri sono più
risicati.
Superato
l'ultimo scoglio, primi test per
l’esecutivo targato
Pd-M5s che conta e spera di ottenere da
Bruxelles l’ok a una nuova tranche
di flessibilità di 0,4-0,5 punti di Pil da sommare alla quota dello
0,18% di Prodotto interno per interventi contro il dissesto idrogeologico e il
Ponte Morandi di Genova, già utilizzata quest’anno e messa in conto per il prossimo dall’ultimo Def (Documento di Economia e Finanza, ndr).
In tutto si
tratterebbe di 10-12 miliardi, più o meno
un terzo delle coperture per la
prossima Legge di bilancio, che dovrebbe attestarsi tra i
30 e i 35 miliardi, compresi i
23,1 miliardi necessari per evitare
gli aumenti dell’Iva e i 4-5 miliardi per spese indifferibili e rifinanziamenti obbligati.
Il nodo restano sempre le
risorse.