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Dl Taranto, sgravi per chi assume esuberi del polo siderurgico

Previsto anche un fondo da 50 milioni e controlli sanitari gratuiti per i lavoratori ex Ilva

Economia
Dl Taranto, sgravi per chi assume esuberi del polo siderurgico
(Teleborsa) - Sgravi fiscali al 100% per chi assume gli esuberi dell'ex Ilva di Taranto e un fondo da 50 milioni per i lavoratori che potranno usufruire di visite specialistiche gratis per la diagnosi precoce di malattie legate all'inquinamento

Sono alcune delle novità previste nella bozza del decreto Taranto, chiamato anche "Cantiere Taranto", che il governo sta mettendo a punto e che, nelle intenzioni della maggioranza, dovrebbe essere approvato prima di Natale.

Il dl è composto da 21 articoli, tutti ancora al vaglio dei tecnici, che hanno come obiettivo principe la "riconversione produttiva" della città, con un nuovo Sito di interesse nazionale che comprenda anche l'area di Statte e un nuovo commissario per la bonifica.

Sul fronte lavoro ci sono diverse ipotesi allo studio, compreso quello dello sgravio fiscale per chi assume gli esuberi del polo siderurgico, ma anche diversi incentivi per chi accettasse un impiego lontano da Taranto e di rafforzare quelli per chi vuole usufruire dell'assegno di ricollocazione. Prevista anche la rivalsa dell'IVA per le imprese creditrici nei confronti dell'amministrazione straordinaria.
Oltre al fondo da 50 ml dedicato ai lavoratori ex Ilva, il dl mette sul piatto anche 5 milioni in 2 anni per il Comune di Taranto da destinare in particolare alla demolizione delle strutture abusive della Città vecchia e un fondo per la valorizzazione delle bande e delle orchestre della città. Si prevede anche di destinare al Comune la quota dell'Imu sui capannoni di competenza statale.

La riconversione del territorio è pensata in chiave green e prevede anche la creazione di un Polo universitario di Taranto per la sostenibilità ambientale e per la prevenzione delle malattie sul lavoro, con un finanziamento di 9 milioni l'anno per tre anni.

Previsto anche un piano per la "mobilità dolce" da realizzare lungo linee ferroviarie dismesse, mentre a supporto delle tradizioni del territorio danneggiate dalle crisi siderurgica potrebbe arrivare anche un finanziamento ad hoc.
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