(Teleborsa) - Prosegue il
braccio di ferro tra
Governo e Italia Viva sulla
prescrizione. Matteo
Renzi ribadisce che la posizione del Lodo Conte è
"incostituzionale secondo i principali esperti. Cercheremo di cambiarla in Parlamento prima che venga bocciata dalla Corte Costituzionale come già avvenuto in settimana alla
Legge Bonafede". Lo ha scritto su Facebook il leader di IV sottolineando che "questa per noi è una
battaglia culturale. Non molleremo di un solo centimetro.
Il Pd ha scelto di seguire i grillini, noi abbiamo scelto di seguire le persone competenti: avvocati, magistrati, esperti della materia".
Ieri sera, in
Consiglio dei Ministri, infatti, è arrivato il via libera alla riforma del processo penale. Nel provvedimento c'è anche il lodo
Conte bis - che prende il nome dal deputato di Liberi e Uguali (LEU
) Federico Conte - sulla prescrizione. Da registrare, però, l'assenza di Italia Viva che ha disertato la riunione, come aveva annunciato
Matteo Renzi, facendo salire l'asticella della tensione nella maggioranza."Noi alleati e non sudditi" - Ma Renzi tira dritto e anzi arriva la frecciatina dai toni tutt'altro che felpati nei confronti del Presidente del Consiglio: "
Se il Premier vuole cacciarci, faccia pure: è un suo diritto! E Conte è il massimo esperto nel cambiare maggioranze. Se invece vogliono noi, devono prendersi anche le nostre idee.
Alleati, non sudditi. Trovo il tono di Conte sbagliato, ma ai falli da dietro del premier rispondiamo senza commettere falli di reazione".
"Se hanno pronto un
Conte Ter senza di noi, prego, si accomodino. Noi pensiamo all'Italia e teniamo alte le nostre battaglie", ha concluso.
PD IRRITATO MA NIENTE CRISI - "Non siamo in presenza di una crisi che nessuno ha detto,
Conte ha chiesto a tutti un atto di chiarezza. È evidente che questo Governo coincide con la fine della legislatura ma non credo siamo in questa situazione", ha detto il Segretario PD
Zingaretti che, almeno per ora, preferisce non gettare
benzina sul fuoco.