(Teleborsa) -
L'Asia rialza la testa e chiude una seduta nel complesso positiva, dopo il lunedì drammatico dei mercati finanziari mondiali. Un rimbalzo che probabilmente è di natura tecnica, dovuto a
ricoperture, anche se
si scommette anche sul lancio di
un'azione coordinata delle banche centrali.
I
rendimenti dei titoli di stato sono rimbalzati dai minimi, con quelli sui
Treasury decennali che sono più che raddoppiati
allo 0,70%. Il
petrolio è rimbalzato con il
Brent che guadagna circa il 7% a 36,70 dollari mentre il
Light crude avanza del 6,6% a 33,18 usd/b.
La
Borsa Tokyo tenta un recupero parziale, dopo le consistenti perdite incassate ieri, con l'indice
Nikkei che termina in rialzo dello 0,85% a 19.867 punti, mentre il Topix è risalito a 927 punti (+1,25%). Più composta
Seoul che termina con un +0,42%.
In rimonta anche le
borse cinesi, dopo che il Premier
Xi Jinping ha visitato per la prima volta Wuhan, la città dove ha avuto origine l'epidemia di Coronavirus.
Shanghai segna un +1,69%, mentre è più sacrificata
Shenzhen mette a segno un progresso del 2,69%. Prudente
Taiwan (+0,24%).
Stessa impostazione per le altre borse che chiuderanno più tardi le rispettive sedute, con
Hong Kong che viaggia in rialzo dell'1,69%, seguita da
Singapore +2,22%,
Jakarta +2,62%,
Bangkok +2,88% e
Kuala Lumpur +1,18%.
E' rimasta chiusa la borsa indiana di
Mumbay, mentre risale
Sydney (+2,98%).