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Dl rilancio, da Irap a interventi per velocizzare cassa integrazione

"Dovrebbe esserci l'accordo su tutti i nodi fondamentali, dal punto di vista economico", dice il Viceministro Misiani

Economia, Politica
Dl rilancio, da Irap a interventi per velocizzare cassa integrazione
(Teleborsa) - Dovrebbe tagliare a breve il traguardo il Decreto Rilancio dopo che l'esecutivo avrà sciolto gli ultimi nodi, uno dei quali è senza dubbio quello delle regolarizzazione dei migranti. "La mia impressione" è che le "differenze" tra i partiti della maggioranza "siano sul come procedere alla regolarizzazione, non indiscriminata, ma di due tipologie di lavoratori: chi lavora in agricoltura e le colf e le badanti. Penso che alla fine anche questo nodo si risolverà". A dirlo il Viceministro all'Economia, Antonio Misiani, su Radio Capital annunciando che il CdM per il varo "dovrebbe essere oggi. Ieri notte si è svolto un lungo preconsiglio per una vaglio tecnico di tutte le norme del decreto che, come è noto, è molto complesso e molto articolato".

A proposito di nodi, prosegue, "ieri è stato sciolto quello dell'Irap: verrà azzerata la rata di giugno per tutte le imprese fino a 250 milioni". Il Viceministro ha sottolineato che è "una misura più ampia rispetto alle anticipazioni" e che la rata "non sarà dovuta. Si tratta di una misura che vale circa 4 miliardi di euro di minori tasse".

Massima attenzione da parte del Governo al capitolo che riguarda gli ammortizzatori sociali. "Stanziamo una cifra molto rilevante, 15 miliardi di euro in termini di saldo netto da finanziare contenuti nel nuovo decreto", osserva Misiani nel ribadire che la volontà del Governo è anche quella di "accelerare il pagamento, perchè ci sono ancora troppi lavoratori che non l'hanno ancora ricevuta".

Quanto al bonus vacanze che verrà inserito nel Dl rilancio, "la soglia Isee dovrebbe essere attorno ai 40mila euro e coprire circa il 90% delle famiglie italiane".

Sul Decreto Liquidità che ha trovato nel suo cammino più di qualche ostacolo, chiarisce a Circo Massimo su Radio Capital: "Io credo che ci sia un problema di procedure interne agli istituti di credito. Alcune banche vanno rapidamente altre sono inspiegabilmente lente. E' un difetto organizzativo, se fosse una mancanza di volontà sarebbe inaccettabile. Ora siamo in sede di conversione del decreto e stiamo dialogando con tutti per apportare miglioramenti per snellire le procedure. Noi ci siamo posti obiettivi importanti ma siamo molto al di sotto delle possibilità".

"Sulla possibilità di introdurre uno scudo penale - spiega ancora Misiani - c'è una riflessione aperta in parlamento, credo che dobbiamo trovare punto di equilibrio tra la necessità di snellire e quella di mantenere un minimo presidio di legalità".


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