(Teleborsa) -
Resta incerto il futuro per la AST di Terni, la società siderurgica controllata da
ThyssenKrupp, che l'azienda tedesca vuole "monetizzare". L'iter che potrebbe portare alla
vendita o partnership di Acciaierie Speciali Terni potrebbe non esser breve:
ci vorranno almeno 9-12 mesi, perché la procedura non è stata ancora avviata e l'advisor non è stato ancora nominato. Per ora nessuna offerta formale.
Lo ha spiegato
l'amministratore delegato Massimiliano Burelli nell'incontro a distanza con il
MISE - presenti le sottosegretarie Alessandra Todde e Alessia Morani ed il vicecapo di gabinetto del dicastero Giorgio Sorial- i
sindacati Fim, Fiom,Uilm, Fismic, Ugl e Usb, la Presidente della
Regione Umbria, Donatella Tesei, ed il
sindaco di Terni, Leonardo Latini.
"AST di Terni è
un'azienda strategica nazionale che va tutelata nel pieno rispetto di una procedura privata di cessione", hanno affermato le sottosegretarie Todde e Morani, sottolineando che l'azienda si è impegnata a
salvaguardare livelli occupazionali e produttivi e che la questione va inquadrata nel più ampio
piano nazionale per il settore siderurgico.
"Ora si è in attesa delle manifestazioni formali di interesse. Non ci sono per noi pregiudiziali, la differenza la farà il piano industriale", affermano i delegati
Fiom, dicendosi contrari all'ipotesi "spezzatino".
"Chiediamo garanzie su questa vicenda che non impatti sull'occupazione, non solo per gli ammortizzatori sociali che si prospettano all'orizzonte, ma anche per i 150 contratti dei lavoratori interinali", sottolineano i portavoce della
Fim Cisl, aggiungendo che la ricerca del nuovo socio/partner va fatta "nel più breve tempo possibile".
D'accordo sui tempi brevi anche la
Uilm, secondo cui un periodo prolungato di incertezza e senza investimenti "può mettere a rischio il valore del sito ternano. Il tempo non e' una variabile ininfluente".