(Teleborsa) - Non solo turisti e viaggiatori europei, le
frontiere italiane sono aperte anche a circa 50mila lavoratori stagionali extracomunitari provenienti da Marocco, Tunisia, Serbia e Montenegro che sono stati ricompresi nella lista dei Paesi a cui l'Unione Europea ha riaperto le porte a partire dal primo di luglio.
E' quanto stima la
Coldiretti sugli effetti della decisione comunitaria in occasione dell'atterraggio all'aeroporto di Perugia della prima task force di 110 lavoratori stagionali specializzati provenienti dal Marocco per collaborare nelle aziende agricole in Umbria, Veneto, Lombardia, Emilia Romagna e Valle d’Aosta. Con la riapertura ai braccianti extracomunitari
è necessario – sottolinea la Coldiretti -
approvare al più presto anche il nuovo decreto flussi senza il quale è impossibile far arrivare in Italia tutto il personale necessario ai lavori stagionali in agricoltura. Si tratta di una possibilità che – precisa la Coldiretti – consente di garantire professionalità ed esperienza alle imprese agricole italiane grazie al coinvolgimento temporaneo spesso delle medesime persone che ogni anno attraversano il confine per un lavoro stagionale per poi tornare nel proprio Paese.