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Stretta su discoteche divide Governo e Regioni. Firmato decreto test rientri dall'estero

Il Ministro Speranza ha disposto test a tampone per chi rientra da alcune mete turistiche del Mediterraneo

Economia, Politica
Stretta su discoteche divide Governo e Regioni. Firmato decreto test rientri dall'estero
(Teleborsa) - La deroga alle norme del distanziamento, la movida, le vacanze stanno favorendo una risalita dei contagi in Italia, con il rischio di una seconda ondata che il Governo non si può assumere. E così finiscono sotto tiro le discoteche e le vacanze all’estero, almeno in alcuni Paesi in cui la pandemia si sta riacutizzando, tipiche mete vacanziere del Mediterraneo, tanto amate dai giovani.

Disposti test al rientro dalle vacanze

Il Ministro Speranza ha firmato il decreto che impone test a tampone rigorosi – molecolare o antigenico – per chi rientra da una vacanza in Grecia, Malta, Croazia e Spagna, cui si aggiunge anche la Colombia. Una decisione rpesa d'accordo con tutte le Regioni.

Lo stop alle discoteche divide ancora

Diversa la questione delle discoteche all’aperto (su quelle al chiuso c'è ancora uno stop fino al 7 settembre), che trovano divisi i Governatori delle Regioni, nonostante l'accelerazione dei contagi ed in vista delle festività di Ferragosto. L'incontro di ieri non ha risolto le divergenze e si è aggiornato ad oggi o al massimo domani.

Il Ministro Speranza propende per un giro di vite ed è pronto a firmare un decreto che impone regole più rigorose o addirittura la sospensione dell’attività delle discoteche che non rispettano le norme anti-Covid. Ma sono almeno 10 le Regioni contrarie alla proposta di fermare un settore che vanta un giro d’affari imponente ed è stato duramente colpito dalla crisi.

Il Governatore pugliese, Michele Emiliano, è sulla stessa linea d’onda del Ministro Speranza e, pur precisando che in Puglia non si è registrato alcun caso di contagio legato alle discoteche, propende per un irrigidimento delle regole e per trattare la questione in forma unitaria, a livello nazionale.

Non è dello stesso parere il Presidente ligure, Giovanni Toti, che assume una linea più morbida e parla di “grande prudenza” e “rispetto delle regole”. La Liguria non sta ancora valutando la possibilità di fermare le attività, ma preoccupa la risalita dei contagi, dice il Governatore Toti, aggiungendo “nessuno vuole arrivare a settembre con un carico di positivi al Covid superiore a quello che abbiamo”.

La Toscana impone regole più rigide: due metri di distanza sulla pista da ballo, il rigoroso rispetto della capienza massima, il controllo degli accessi e l’obbligo di mantenere la lista degli accessi per almeno 14 giorni.

E la Sardegna riapre le discoteche al chiuso. Il Governatore Christian Solinas, dopo dieci giorni di tentennamenti, firma l’ordinanza per riaprire le discoteche, che avevano chiuso il 31 luglio scorso a causa della mancata proroga dell’ordinanza che disponeva la riapertura anche dei locali al chiuso, in deroga alla normativa vigente a livello nazionale. Regole severe di distanziamento – 1 metro in sala e 2 metri in pista – si accompagnano ad una serie di altre prescrizioni, spesso difficili da osservare, come il divieto di assembramento, e ancora, la vigilanza, la sanificazione, l’uso di bicchieri monouso e la misurazione della temperatura all’ingresso.
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