(Teleborsa) -
Boeing, rimasta fuori dalla nuova corsa, tutta americana, dell'uomo verso la Luna, sarebbe oggetto di una
inchiesta avviata dall'ispettorato generale della NASA e dal
Dipartimento di Giustizia che ipotizzano una
condotta non corretta in relazione all'appalto per concorrere allo sviluppo di una
navicella spaziale nel quadro del programma
Artemis.
La scelta per trasportare gli astronauti verso la Luna, com'è noto, è caduta sul veicolo multiuso
Orion, il cui modulo per l'equipaggio è realizzato da
Lockheed Martin, mentre il modulo di servizio europeo è prodotto da
Airbus Defence and Space. Secondo quanto rivelato dal Washington Post, esclusa dalla NASA per non avere soddisfatto i requisiti richiesti, Boeing avrebbe tentato di rientrare in gioco ripresentando un'offerta con un progetto modificato oltre i termini di scadenza dell'appalto.
Tutto sarebbe scaturito da un'errata comunicazione di
Doug Loverro, ex capo della direzione esplorazione umana della NASA, a
Jim Chilton, vicepresidente senior della divisione spaziale di Boeing. Da quest'ultimo l'agenzia spaziale americana avrebbe voluto avere garanzie che non avrebbe prodotto ricorsi.