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Turismo, Italia tornata ai livelli del 1969 per numero di presenze

Economia, Turismo
Turismo, Italia tornata ai livelli del 1969 per numero di presenze
(Teleborsa) - Nel 2020 in Italia ci sono state oltre 240 milioni di presenze turistiche in meno (-55%) rispetto all'anno scorso, riportando il nostro mercato turistico ai livelli del 1969, secondo un'analisi del Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti. L'impatto non è solo per le attività ricettive e dei servizi del turismo, ma anche per negozi e pubblici esercizi, che hanno visto svanire 50 miliardi di euro di consumi che i turisti avrebbero generato.

Un peso importante ce l'hanno le restrizioni imposte nel periodo delle festività natalizie, che fanno perdere almeno 3,5 milioni di turisti italiani e stranieri che avrebbero soggiornato in località italiane, per un totale stimato di 10,4 milioni di presenze e una spesa in beni e servizi di 1,2 miliardi di euro.

Negli ultimi dodici mesi sono andati perduti 83,6 milioni di pernottamenti di turisti italiani e 157,1 milioni di turisti stranieri, mentre gli arrivi hanno subito un calo del -61,8%, attestandosi a quota 50,2 milioni. La contrazione maggiore è stata registrata per gli stranieri, che hanno trascorso nel nostro paese circa 63,5 milioni di notti, il 71,2% in meno rispetto al 2019. Valori meno negativi per i pernottamenti degli italiani, che dovrebbero attestarsi a 132,5 milioni (-38,7%).

Considerando oltre al movimento dei turisti in strutture ricettive anche il flusso di vacanzieri nelle seconde case, ospiti presso amici o parenti, la stima dei consumi turistici perduti raggiunge i 50,1 miliardi di euro, di cui oltre 32,9 miliardi (65,7%) in consumi turistici degli stranieri e oltre 17,1 miliardi (34,3%) di spesa degli italiani.

"È una crisi senza precedenti per il settore, con presenze turistiche più che dimezzate e prospettive ancora azzerate: difficile, infatti, che i flussi di viaggiatori riprendano prima della seconda metà del prossimo anno - ha affermato Vittorio Messina, presidente nazionale di Assoturismo Confesercenti - In questa situazione, serve un piano per ripartire: i sostegni a fondo perduto devono proseguire, ma sono necessari investimenti consistenti mirati al rilancio delle imprese del turismo".
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