(Teleborsa) - Notizia di giornata di ieri, senza dubbio, la decisione di sospendere
in via precauzionale l'uso del vaccino AstraZeneca in
Italia, Germania e Francia. Nella serata di ieri anche la Spagna ha deciso la sospensione per 15 giorni. Un passaggio
sofferto ma necessario in attesa del pronunciamento ufficiale dell'EMA, atteso nelle prossime ore, giovedì 18 marzo. Ma, da un punto di vista mediatico, la
"bomba" è esplosa. La parola d'ordine, ovviamente, è spegnere qualsiasi tipo di allarmismo, evitando di cavalcare
l'onda emotiva. Ma il timore è che possano esserci un impatto piuttosto pesante sulla
campagna vaccinale che già procede a rilento.
Ieri, i carabinieri del Nas, su disposizione della Procura di Biella,
hanno sequestrato le dosi del lotto ABV5811 AstraZeneca sospese dal l'Unità di crisi della Regione Piemonte dopo la morte di
Sandro Tognatti, il professore di clarinetto morto nella sua abitazione di Cossato poche ore dopo la somministrazione del vaccino Astrazeneca. La procura di Biella ha aperto una
inchiesta sul decesso.L'AIFA, intanto, il cui sito è stato preso letteralmente d'assalto, fa sapere che
"in coordinamento con Ema e gli altri Paesi europei, valuterà congiuntamente tutti gli eventi che sono stati segnalati a seguito della vaccinazione". Infine, l'Agenzia del Farmaco "renderà nota tempestivamente
ogni ulteriore informazione che dovesse rendersi disponibile, incluse le ulteriori modalità di completamento del ciclo vaccinale per coloro che hanno già ricevuto la prima dose.
L'esecutivo europeo ha firmato con AstraZeneca un contratto (il primo di una lunga serie di accordi con le case farmaceutiche) che prevede la fornitura ai Paesi Ue di
400 milioni di dosi. Nel nostro Paese, su 2.196.000 dosi di vaccino Astrazeneca consegnate in Italia ne sono state somministrate 1.093.800 milioni - in base ai dati pubblicati dal governo, il 49,8% di quelle arrivate nel nostro Paese.
E ieri, i
primi disagi. Tante le persone in fila in diversi centri vaccinali in tutta Italia
preoccupati e delusi dopo l'annuncia dell'AIFA. Tanti, ad esempio, i cittadini romani che hanno visto chiudersi i cancelli dell’hub di Termini, allestito dalla Croce Rossa Italiana, dove era in corso l’inoculazione proprio del
siero dell’azienda anglo-svedese.