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Intesa Sanpaolo, Biotech: dall’idea al mercato 9 progetti made in Italy a caccia di investitori

Economia, Scienza e tecnologia
Intesa Sanpaolo, Biotech: dall’idea al mercato 9 progetti made in Italy a caccia di investitori
(Teleborsa) - Piante che diventano bioreattori per produrre biofarmaci sostenibili, cerotti bio-assorbibili, tecnologie per l’incapsulazione sostenibile. E ancora, innovative terapie per malattie autoimmuni e disturbi mieloidi, servizi di bio-risanamento e recupero di terreni contaminati e degradati grazie a un mix di robotica, dispositivi wireless e biotecnologie. Sono solo alcuni dei progetti in ambito Circular Bioeconomy e Scienze della Vita che sono stati selezionati da “BioInItaly Investment Forum & Intesa Sanpaolo StartUp Initiative”, il percorso organizzato da Assobiotec-Federchimica, l’Associazione nazionale per lo sviluppo delle biotecnologie, Intesa Sanpaolo Innovation Center e Cluster Spring, che da 14 anni permette alle startup innovative biotecnologiche e ai progetti di impresa di incontrare investitori finanziari e corporate di tutto il mondo.

Sono 9 le startup finaliste che hanno avuto accesso all’Investment Forum: si tratta di 5 nuove imprese operative nella Circular Bioeconomy e 4 attive nelle Scienze della Vita, che hanno avuto l’opportunità di presentare la propria idea e il proprio business plan agli investitori.

“Come Assobiotec lavoriamo da tanti anni al BioInItaly per far sì che sempre più idee innovative possano incontrare il capitale ed avere uno sviluppo concreto; pur nelle piccole dimensioni nazionali siamo orgogliosi dei risultati fin ora raggiunti, con oltre 70 milioni di euro investititi nel futuro di queste realtà – ha spiegato Riccardo Palmisano Presidente di Assobiotec Federchimica – Quello delle startup e delle PMI biotech è un ecosistema estremamente fertile: tante idee di valore e progetti che però spesso faticano a passare a una fase di crescita e consolidamento del proprio business. Misure stabili, incentivi per attrarre investimenti su piccole realtà nazionali, nascita di fondi per lo sviluppo del settore biotech, risorse e progetti per il trasferimento tecnologico sono i punti chiave per sostenere questo tessuto nazionale strategico che rappresenta l’80% delle imprese biotech nazionali. Oggi grazie alle risorse messe in campo dal Fondo Next generation EU questa strada appare sempre più percorribile e le prime iniziative, da CDP Venture a EneaTech già lo dimostrano.”

“Nell’attuale e progressivo contesto post-pandemico, la salute e la sostenibilità ambientale stanno assumendo, a livello globale, un ruolo fondamentale per la ripartenza e la costruzione del futuro – ha sottolineato Guido de Vecchi, Direttore Generale Intesa Sanpaolo innovation Center – Da 12 anni Intesa Sanpaolo Innovation Center è motore e promotore di BioInItaly Investment Forum, a supporto delle iniziative imprenditoriali nell’ambito della delle Scienze della Vita e della BioEconomia Circolare. Quest’anno le startup e le PMI Italiane da noi selezionate hanno candidato progetti di livello internazionale che, grazie anche alle nostre relazioni sui maggiori mercati di capitali, hanno attratto una platea di grandi aziende e oltre 200 investitori da numerosi Paesi”.

“Uno degli obiettivi fondanti del Cluster Tecnologico Nazionale della Chimica Verde SPRING – ha spiegato Giulia Gregori Segretario Generale del Cluster - è la creazione di un ecosistema volto a favorire la contaminazione dei saperi tra attori differenti, in cui tutti i player possono essere allo stesso tempo fruitori e generatori di innovazione. Le start-up innovative nel settore della bioeconomia possono rappresentare un elemento essenziale per guidare la transizione verso un'economia basata sull’efficienza delle risorse e sulla valorizzazione degli scarti. Iniziative come BioInItaly, di cui siamo orgogliosi organizzatori, sono fondamentali per sostenere la crescita di queste giovani realtà, per supportare il trasferimento tecnologico e lo scale-up industriale e favorire la loro capacità di competere sui mercati internazionali.”
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