(Teleborsa) - L'ipotesi di un addio al progetto di
rete unica da parte del Governo Draghi sta tenendo sotto pressione il titolo
Telecom Italia che a Piazza Affari segna un -5,77% dopo essere stato sospeso al ribasso.
A rilanciare l'indiscrezione è Repubblica. Secondo quanto scrive il quotidiano, nel
Recovery Plan dell'esecutivo inviato a Bruxelles
si parla di
"reti a banda larga ultraveloce" al plurale e Repubblica, nell'articolo a firma di Claudio Tito, deduce che sul progetto di
creazione di una rete unica nazionale mediante integrazione dell'infrastruttura di Telecom con quella di Open Fiber il governo Draghi abbia invertito la rotta rispetto all'esecutivo di Conte. Una decisione che, sempre secondo l'analisi del quotidiano, rifletterebbe anche la posizione della Commissione europea definita poco incline alla realizzazione di una sola rete detenuta da "un soggetto verticalmente integrato come Tim".
L'andamento della
compagnia telefonica nella settimana, rispetto al
FTSE MIB, rileva una minore forza relativa del titolo, che potrebbe diventare preda dei venditori pronti ad approfittare di potenziali debolezze.
Le implicazioni tecniche di medio periodo sono sempre lette in chiave rialzista, mentre sul breve periodo stiamo assistendo ad un indebolimento della spinta rialzista per l'evidente difficoltà a procedere oltre quota 0,4277 Euro. Sempre valido il livello di supporto più immediato a controllo della fase attuale visto in area 0,4085. Le attese più coerenti propendono per un'estensione del movimento correttivo verso quota 0,397 da manifestarsi in tempi ragionevolmente brevi.