(Teleborsa) - Mentre gli Stati Uniti di
Joe Biden spingono per la
liberalizzazione dei brevetti sui vaccini anti-Covid, per garantire in tutto il mondo rapida del siero,
l'UE appare restia a percorrere questa strada e sta studiando un
piano "alternativo" che consenta di distribuire le dosi ai paesi poveri senza intaccare i privilegi delle Big Pharma.
E' quanto scrive il Wall Street Journal che ha avuto accesso ai documenti della Commissione europea
. Il Piano B di Bruxelles punta a eliminare le restrizioni all'esportazione per i vaccini anti-Covid e per le materie prime che li compongono,
ampliando la capacità di produzione in tutto il mondo e rendendo più semplice usare le regole già esistenti per ignorare l'esistenza dei brevetti in alcune circostanze.
Secondo gli esperti della UE
questa soluzione sarebbe più efficace della semplice deroga dei brevetti, che non serve ad aumentare la produzione dei vaccini ed
elimina gli incentivi per le aziende farmaceutiche a svolgere
ulteriori ricerche per l'aggiornamento dei vaccini in relazione alle nuove varianti.
La posizione dell'UE - scrive il quotidiano statunitense - rende
meno probabile un accordo rapido sulla proposta di
deroga e potrebbe far naufragare del tutto un'intesa in tal senso. La proposta sarà presentata alla
WTO la prossima settimana, in alternativa all'ipotesi di deroga ai brevetti.
Nel frattempo,
Biden ha annunciato che gli Stati Uniti doneranno
80 milioni di dosi di vaccini ai paesi più vulnerabili per combattere la pandemia. I primi 25 milioni di dosi verranno distribuiti immediatamente attraverso il programma COVAX alle economie in difficoltà dell'America Latina e dei Caraibi, del Sudest asiatico e dell'Africa.
L'Annuncio termina tra 11s
E nel frattempo, Bruxelles si sta tutelan