(Teleborsa) - Sembrava, dopo tante difficoltà sul
fronte della lotta all'Alzhaimer, che l'approvazione di un nuovo farmaco il primo in 20 anni da parte degli Stati Uniti aprisse la speranza ad una vicina guarigione per i 50 milioni colpiti da questo male, ma purtroppo per ora la cautela deve essere massima.
Il farmaco difatti contribuirebbe a
rallentare il declino cognitivo dei pazienti allo stato iniziale della malattia. La decisione della
Food and Drugs Administration è stata presa nonostante l'opposizione della Commissione indipendente di esperti dell'agenzia e di altri esperti d Alzhaimer.
Anche per il milione di italiani sofferenti di questo male l'unica strada rimane ancora una seria assistenza. Ma questa è carente un po' dappertutto ed in Italia in particolare.
Il pubblico è latitante e i privati non hanno dato grandi segni di contributi degni di nota. Ma
da Roma viene ora una iniziativa rivoluzionaria nel settore dell'assistenza. Alla Porte di Roma è nato per
volontà della Fondazione Roma è in particolare del suo all'ora Presidente, attualmente Presidente della Fondazione Terzo Pilastro Internazionale, il professor Emmanuele Emanuele, un
Villaggio che porta il suo nome
per i cosiddetti malati dimenticati, affetti da malattie neurodegenerative, l'Alzhaimer.
Una
residenza, come tende a sottolineare l'inventore e donatore di questa iniziativa, per
100 malati che
vivono in questa realtà gratuitamente, una residenza che non ha nulla della clinica ma che garantisce tutte le cure necessarie e gli aiuti specifici della malattia in un ridente paesaggio, come la "gemella" da cui ha preso l'idea, sorta vicino Amsterdam.
Come il Presidente
Emmanuele Emanuele spiega "si è voluto, nonostante le difficoltà frapposte da una burocrazia cieca, creare un ambiente simile a quello in cui si è vissuto con l'aggiunta di attività di divertimento, lavoro, sport, e le particolari cure di cui si ha necessità. Insomma si è creata una vita normale bar, supermercato, ristorante in un ambiente familiare e sereno".