(Teleborsa) - Il 71enne
Richard Branson con la sua compagnia aerospaziale
Virgin Galactic ha inaugurato l’era del turismo spaziale decollando a bordo dello
spazioplano VVS Unity, ancorato all’aereo
madre VMs Eve (quadrigetto bifusoliera White Knight) dallo
spazioporto America situato nel New Mexico, 140 chilometri a nord di El Paso e a 48 dalla cittadina di Truth or Consequences, non distante dalla base militare di White Sands, in passato utilizzata per il rientro dello Space Shuttle. Insieme a Richard Branson, che sulla tuta riportava la scritta Astronaut 001, hanno volato
Beth Moses, istruttrice capo degli astronauti di
Virgin Galactic,
Sirisha Bandla, vicepresidente della compagnia e l’ingegnere aerospaziale
Colin Bennett. Piloti di VSS Unity erano
Dave Mackay e
Michael Masucci mentre l’aereo madre VMs Eve è stato pilotato da C.J. Sturckow e Kelly Latimer.
L'aereo madre White Knight ha volato fino a 15mila metri di quota, rilasciando (alle 17:26 ora italiana di domenica 11 luglio) lo spazioplano che ha acceso il motore spingendo alla velocità superiore a Mach 3 oltre gli 80 km e mantenendosi sotto i 90, anche se la Linea di Kàrmàn che definisce il confine con lo spazio esterno è fissata a 100 km. Di fatto un volo suborbitale che permette agli occupanti lo spazioplano di
fluttuare in microgravità per poco meno di dieci minuti e ammirare lo spettacolo della curvatura della Terra attraverso 17 oblò. C’è stato tempo anche per eseguite una serie di esperimenti scientifici dell’Università della Florida. Superato il vertice della parabola, VVS Unity, volando a motore spento come lo Space Shuttle, ha modificato l’assetto delle ali per garantire l’assetto e la portanza necessari per planare dolcemente al suolo.
Un volo di 90 minuti complessivi, che apre il capitolo del turismo spaziala, destinato a
generare 38 miliardi di dollari entro il 2030, in un contesto che
vedrà la Space Economy crescere dagli attuali 340 miliardi a 4mila nei prossimi dieci anni. Dopo la prima missione ufficiale dello spazioplano di Virgin Galactic, su cui sono prenotati in
700 che hanno pagato 250mila dollari di biglietto, il 20 luglio nel 52° anniversario dello sbarco dell’uomo sulla Luna è atteso il debutto della
Blue Origin di Jeff Bezos, fondatore di Amazon, che volerà a bordo del razzo lanciatore riutilizzabile New Shepard, insieme al
fratello Mark, Bezos, a un
passeggero di cui non è stato reso il nome salvo che ha pagato
28 milioni di dollari, e alla 83enne aviatrice
Wally Funk, candidata a volare con la Nasa nel quadro del programma Mercury ma mai andata in orbita. Per loro l’esperienza consisterà in 12 minuti di volo dal decollo all’atterraggio.