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Mutuo giovani prima casa 2021, a luglio cresce la domanda degli under 36

La fotografia scattata dall'Osservatorio Nazionale MutuiSupermarket

Economia
Mutuo giovani prima casa 2021, a luglio cresce la domanda degli under 36
(Teleborsa) - "Il sogno di acquistare una prima casa, grazie al bonus messo in campo dal governo Draghi, può diventare realtà per gli under 36 con un Isee fino a 40mila euro annui. A inizio anno, gli under 36 costituivano il 36% della domanda totale di mutui acquisto. Questa quota è cresciuta a luglio fino al 42% con gli over rimasti al 28%. In termini di offerta più di una grande banca dovrebbe lanciare offerte ad hoc. Il tutto entro fine luglio. In termini di tassi, le banche aderenti all'iniziativa dovranno concedere a questa fascia d'età un Taeg inferiore all'1,86% in caso di mutuo a tasso fisso e inferiore al 2,22% in caso di tasso variabile. E gran parte della garanzia risulta a carico dello Stato attraverso la Consap". Questa la fotografia scattata dall'Osservatorio di MutuiSupermarket di luglio.

L'Osservatorio rileva che il decreto Sostegni bis, in vigore già dal 24 giugno fino al 30 giugno 2022, dovrebbe assicurare maggiore facilità d'accesso al Fondo statale di garanzia dei mutui per l'acquisto dell'abitazione principale, permettendo anche a questa categoria – coppia coniugata, famiglia mono-genitoriale con figli minori o giovani che non abbiano compiuto 36 anni - di richiedere un mutuo anche oltre la "soglia limite" dell’80% e a condizioni più vantaggiose rispetto alla media del mercato. Di fatto, le offerte migliori di mutuo al 100% a 20 anni, senza garanzia Consap, hanno un Taeg a partire dal 2,35% per i mutui a tasso fisso e 1,74% per i mutui a tasso variabile. Ergo le banche che nelle prossime settimane partiranno con l'offerta di mutui Consap ad alto loan to value – sottolinea il rapporto – saranno costrette a sforbiciare i mutui a tasso fisso scendendo sotto il Taeg dell'1,86%. Sul fronte del variabile, le offerte in corso già si bilanciano sotto il 2,22%. Un quadro che – afferma MutuiSupermarket – "può indurre gli istituti di credito a favorire le erogazioni Consap a tasso variabile ad alto loan to value che tuttora consentono margini favorevoli".

La media delle rilevazioni mensili dell'indice di riferimento per i mutui a tasso fisso IRS a 20 anni nel mese di luglio 2021 – evidenzia l'Osservatorio – registra una decrescita dello -0.06% attestandosi a 0.43%. Il minimo negli ultimi dodici mesi è stato registrato a dicembre 2020: 0.01%. L'analogo indice per i mutui a tasso variabile nel mese di luglio 2021 registra una media di -0.54%, invariato rispetto al mese precedente. Il minimo è stato registrato a gennaio 2021: -0.55%.


ANALISI DELL'OFFERTA –
Per un'operazione di acquisto prima casa a tasso fisso e a tasso variabile effettuata da un impiegato a tempo indeterminato di 34 anni con un reddito mensile di 2.400 euro su un immobile situato a Roma del valore di 220mila euro, con un importo richiesto di 140mila e la durata del mutuo 20 anni, le migliori offerte secondo la simulazione riportata nell'Osservatorio risultano: Credit Agricole (Spread 1,02%; Tan0,48%; Rata 524,33 euro; Taeg 0,69%); Credem (Spread 0,95%; Tan 0,40%; Rata 520,30 euro; Taeg 0,70%); UniCredit (Spread 1,15%; Tan 0,61%; Rata 531,09 euro; Taeg 0,74%). Con la simulazione a tasso fisso: Credem (Tan 0,57%; Rata 529,16 euro; Taeg 0,87%); Credit Agricole (Tan 0,80%; Rata 541,23 euro; Taeg 1,01%); Intesa Sanpaolo (Tan 0,90%; 546,54 euro; Taeg 1,08%).

ANALISI DELLA DOMANDA SUL CANALE ONLINE – A livello nazionale, – rileva MutuiSupermarket – l'andamento della domanda per finalità evidenzia la contrazione della componente surroga che in poco più di un anno è passata a spiegare dal 58% della domanda a inizio 2020 al solo 32% del II trimestre 2021. Per contro la domanda di mutui acquisto ha aumentato il suo peso passando dal 38% di inizio 2020 al 62% del II trimestre 2021. Analizzando in particolare la finalità acquisto, l'Osservatorio sottolinea che l'incremento della domanda è guidato proprio dalle fasce di età più giovani: gli under-36 hanno visto il loro peso crescere nel corso dell'anno dal 38% delle richieste di gennaio al 46% di giugno e di questa prima parte di luglio. È da sottolineare che la crescita della domanda dei più giovani è iniziata a maggio, contestualmente all'annuncio delle nuove misure del decreto sostegni in favore proprio degli under-36, per poi consolidarsi nel mese di giugno. In termini di importo i giovani inoltre il 70% dei casi richiedono mutui fino a 150mila euro. La fascia di reddito tra i 1000 e 1500 euro al mese rimane quella preponderante, da maggio tuttavia questa fascia vede contrarre il proprio peso in favore delle fasce con redditi superiori ai 1500 euro. In termini di loan-to-value da gennaio a maggio, MutuiSupermarket ha registrato la costante crescita del peso dei mutui con alto LTV, ovvero mutui che finanziano oltre l'80% del prezzo di acquisto dell'immobile; ha anche rilevato che nella prima metà di luglio questa fascia vede contrarre il proprio peso di 4 punti percentuali rispetto a giugno e di 6 punti rispetto ai massimi di maggio. Con ogni probabilità, – si legge nel rapporto – la contrazione è legata più al fatto che l'offerta delle banche non ha ancora recepito le novità normative e le offerte di mutui alto LTV rimangono estremamente limitate e considerevolmente più costose. In questo contesto, i giovani ripiegano sui tradizionali mutui all'80%, magari supportati dai risparmi dei genitori per coprire la quota del prezzo di acquisto della casa non finanziata dal mutuo. In quanto alle durate, com'è ragionevole aspettarsi, i giovani puntano per oltre il 50% sulle durate superiori ai 25 anni per ridurre al minimo il peso della rata del mutuo sui budget familiari.

ANALISI DELLE COMPRAVENDITE – Il primo trimestre 2021 ha segnalato una forte crescita rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno in cui dobbiamo ricordarci che da marzo a maggio siamo stati in completo lock-down. Guardando la fine del 2020 e il primo trimestre 2021 l'Osservatorio evidenzia che la crescita delle compravendite è guidata dai comuni non capoluogo: "pare chiaro – si legge – che il lockdown ha impattato sulle scelte di acquisto casa da parte delle famiglie in favore di contesti meno urbanizzati. Occorrerà verificare se il ritorno alla normalità offerto dalla vaccinazione di massa invertirà questo trend nei trimestri futuri".

(Foto: © Fabio Balbi / 123RF)
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