Facebook Pixel
Milano 14:54
33.908,49 -1,06%
Nasdaq 24-apr
17.526,8 0,00%
Dow Jones 24-apr
38.460,92 -0,11%
Londra 14:54
8.065,95 +0,32%
Francoforte 14:54
17.901,25 -1,04%

Eurozona, S&P Global aumenta previsioni crescita e inflazione 2021

L'aumento transitorio dell'inflazione non dovrebbe però essere un motivo per un ulteriore inasprimento della politica monetaria della BCE

Economia
Eurozona, S&P Global aumenta previsioni crescita e inflazione 2021
(Teleborsa) - Un rimbalzo dell'economia più forte del previsto - da quando le restrizioni sono state revocate a marzo/aprile - sia in termini di PIL che di occupazione ha spinto S&P Global Ratings ad aumentare le previsioni di crescita dell'Eurozona per il 2021 al 5,1%, dal 4,4% della previsione precedente. "Questo aumento previsto per il 2021 significa che il livello del PIL pre-crisi potrebbe essere raggiunto entro la fine di quest'anno, un trimestre in anticipo rispetto alle nostre proiezioni precedenti", scrivono gli analisti dell'agenzia di rating, che hanno invece confermato un +4,5% per il 2022.

S&P Global non prevede un balzo della disoccupazione una volta che gli schemi di protezione dei posti di lavoro saranno completamente rimossi, e perciò prevede che il tasso di disoccupazione raggiunga una media del 7,9% quest'anno e scenda ai livelli pre-pandemia entro la fine del 2022.

La forza della ripresa ha causato carenze di materiali e l'aumento dei prezzi delle materie prime, che ha portato a rivedere al rialzo le previsioni di inflazione per quest'anno al 2,2% dall'1,8%. Tuttavia, gli analisti continuano a vedere una decelerazione dell'inflazione al di sotto dell'obiettivo della BCE l'anno prossimo, sulla sulla base di un'evoluzione contenuta dei salari e di un rallentamento della crescita.

Per quanto riguarda le strozzature nella catena d'approvvigionamento globale, viene previsto che "queste strozzature si allenteranno lentamente, ma rimarranno un freno alla produzione industriale nella zona euro nei prossimi due o tre trimestri, mentre l'attività dei servizi continuerà ad andare avanti, supponendo che la vaccinazione su vasta scala continui a tenere sotto controllo la pandemia", si legge nella nota firmata da Marion Amiot, Senior Economist presso S&P Global Ratings.

L'aumento transitorio dell'inflazione non dovrebbe però essere un motivo per un ulteriore inasprimento della politica monetaria della BCE. "Prevediamo che la BCE interromperà gli acquisti netti nell'ambito del PEPP entro la fine di marzo 2022, come previsto. Allo stesso tempo, è probabile che la BCE aumenti gli acquisti netti nell'ambito del suo tradizionale programma di QE (l'APP), forse ridefinendolo - emerge dal report - Pertanto, non ci aspettiamo che la BCE fermi gli acquisti netti totali di attività prima della fine del 2023, e quindi non prevediamo che aumenti i tassi fino alla fine del 2024".
Condividi
```