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A2A, Mazzoncini: "Elettrificazione della mobilità driver principale per raggiungere obiettivi decarbonizzazione"

L'intervista all'amministratore delegato di A2A in occasione della presentazione del suo libro "Inversione a E"

Economia, Energia, Sostenibilità, Trasporti
A2A, Mazzoncini: "Elettrificazione della mobilità driver principale per raggiungere obiettivi decarbonizzazione"
(Teleborsa) - "La volontà di scrivere questo libro è nata dalla necessità di immaginare un futuro per i nostri figli che non esisterà senza una decisa spinta alla decarbonizzazione, un futuro cui anche il settore della mobilità può e deve contribuire. Ho unito la profonda conoscenza del settore della mobilità e la passione fortissima per i temi della sostenibilità, che mi hanno portato recentemente a guidare A2A, una delle aziende protagoniste della transizione ecologica: elettrificazione dei consumi, sviluppo delle rinnovabili e delle reti, economia circolare e tutela dell'ambiente sono temi collegati alla mobilità sostenibile e obiettivi di business per il nostro Gruppo, cui dedichiamo importanti investimenti. L'accresciuto sforzo di molti Paesi per la lotta contro il cambiamento climatico è evidente. L'Unione europea è impegnata nella transizione green e tramite il Quadro 2030 per l'energia e il clima ha definito le sue intenzioni di ridurre le emissioni di gas serra del 40% rispetto al 1990. La decade che ci aspetta sarà decisiva e dobbiamo concentrare le nostre forze su tre differenti livelli di azione: decisioni della politica, scelte individuali e orientamento del business". È quanto ha dichiarato Renato Mazzoncini, professore del Politecnico di Milano e amministratore delegato di A2A, in occasione della presentazione del suo libro "Inversione a E" svoltasi oggi a Roma, presso l'Associazione Civita.



Nella mobilità è necessario effettuare un' "Inversione a E". In cosa consiste e a che punto siamo attualmente?

"La mobilità oggi è responsabile del 25% delle emissioni di CO2 del Pianeta, abbiamo tempi limitati per invertire questo trend che ci sta portando a un incremento della temperatura con effetti climatici devastanti. Quindi anche la mobilità deve fare la sua inversione. "Inversione a E" perché chiaramente l'elettrificazione della mobilità rimane uno dei driver principali per riuscire a raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione".

In uno scenario che vede la sostenibilità e la transizione energetica al centro dell'agenda politica, a chi si rivolge questo libro e qual è il suo obiettivo?

"Il libro si rivolge a tutti gli attori di un ecosistema che deve lavorare insieme. Al Governo affinché fissi degli obiettivi; all'industria perché colga le opportunità e sappia anche come fare a essere protagonista, e ai cittadini che devono rendersi conto che anche le abitudini vanno adattate a questa situazione nuova. Così come abbiamo saputo affrontare l'ultima drammatica crisi – che stiamo, spero, superando – con una capacità di modifica dei nostri comportamenti veramente veloce e radicale, bisogna capire che la crisi climatica è altrettanto grave. È necessario, quindi, che tutto l'ecosistema e tutti gli attori lavorino insieme per raggiungere questo obiettivo".

Poche settimane fa a Cernobbio è stato presentato uno studio realizzato da A2A e The European House Ambrosetti sulla gestione dei rifiuti. Quanto è importante sviluppare un'economia circolare per sostenere l'intero processo di transizione energetica?

"Basti pensare che una media città italiana solo con i rifiuti umidi urbani, le nostre bucce di banana per semplificare il concetto, potrebbe produrre abbastanza biometano per far girare tutti i mezzi del trasporto pubblico della città. Questo è un esempio molto semplice e chiaro di economia circolare: uso il rifiuto come risorsa, produco energia, evito che il gas che naturalmente i rifiuti umidi dissipano nell'ambiente venga buttato via e lo riuso per la mobilità. Questa è la strada che dobbiamo intraprendere per lavorare in maniera virtuosa nei prossimi anni".





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