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Catasto, Guerra: riforma necessaria ma avanti per gradi

Economia
Catasto, Guerra: riforma necessaria ma avanti per gradi
(Teleborsa) - La riforma del catasto è necessaria ma si andrà avanti per gradi e i tempi della sua realizzazione dipenderanno dal confronto politico. Lo ha detto in un'intervista al Corriere della Sera Maria Cecilia Guerra, sottosegretario al ministero dell'Economia.



Il Governo si era impegnato a presentare la delega fiscale al Parlamento entro il 31 luglio, ma oggi il dossier non sarà sul tavolo del Consiglio dei ministri. Uno slittamento chiesto dai partiti, che non sembra preoccupare Guerra: "Alcune forze politiche - ha rilevato - preferiscono affrontare il tema dopo le elezioni amministrative. Ma la delega fiscale non è un impegno soggetto a monitoraggio nel Pnrr, quindi un ritardo non ci penalizza".

Sull'aggiornamento degli estimi catastali, indicato nel PNRR, per Guerra "è una questione di razionalità ed equità dell'imposta. Il catasto non viene aggiornato da trent'anni, quindi io ritengo che la revisione sia indispensabile e che l'opposizione non sia giustificata. Si può andare per gradi e discutere dei criteri della rivalutazione, ma è indubbio che le imposte vanno pagate su una base imponibile realistica, altrimenti perdono di senso".

In ogni caso, ha proseguito, "parliamo sempre di seconde o terze case e che nessuno sta chiedendo un aumento del prelievo. I tempi dipenderanno anche dal confronto politico. Ancora non c'è stato, ed è una delle ragioni per cui la delega non è uscita. Il punto è che ora l'IMU non corrisponde al vero valore di mercato degli immobili". Secondo Guerra "un passo di mediazione è stato già compiuto dalle commissioni Finanze di Camera e Senato, che hanno dato delle indicazioni per il sistema duale, che il governo è pronto a riprendere, lasciando nell'Irpef la tassazione dei redditi da lavoro e tassando in modo proporzionale i redditi da capitale. L'indicazione ampiamente condivisa è intervenire sulla progressività dell'imposta con particolare attenzione ai redditi medio alti, tra i 28 mila e i 55 mila euro, su cui l'onere di imposta è particolarmente accentuato".
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