(Teleborsa) -
Anche l'Italia è sotto l'attacco della variante Omicron, che si sta rapidamente diffondendo nel nostro Paese come nel resto d'Europa, ed ha raggiunto una
percentuale del 28%. La diffusione di Omicron, però, presenta forti variabilità regionali. L'avvertimento arriva dall
'Istituto Superiore di Sanità (ISS) in base ad una stima formulata su circa
2mia tamponi raccolti in 18 fra regioni e provincie autonome per l’indagine rapida del
20 dicembre.
“Anche se i risultati sono ancora preliminari, la stima conferma la
grande velocità di diffusione della variante, che sembra dare focolai molto estesi in breve tempo e si avvia ad essere maggioritaria in breve tempo, come sta già avvenendo in diversi altri paesi europei", spiega il presidente
Silvio Brusaferro.
"In base ai dati oggi disponibili - ribadisce - le armi a disposizione sono la
vaccinazione, con la terza dose tempestiva per chi ha già completato il primo ciclo, e le misure, individuali e collettive, per limitare la diffusione del virus, dall’uso delle
mascherine alla limitazione dei contatti e degli
assembramenti".
Per formulare la stima sono stati considerati come possibili positivi a Omicron - sottolinea l'ISS - quei campioni in cui risultava mancante uno dei tre geni che normalmente viene ricercato nei test diagnostici molecolari (cosiddetto S gene dropout) per escludere la presenza della variante delta, al momento ancora dominante. Una indicazione più precisa sulle stime di prevalenza verrà dal completamento della flash survey il 29 dicembre e da quella già programmata del 3 gennaio.