(Teleborsa) - Sono
8.512 i nuovi casi di
Covid-19 in Italia registrati nelle ultime 24 ore, in calo rispetto ai 15.082 contagi di ieri, a fronte di poco più di 75mila tamponi con il tasso di positività al 11,3%, in calo dello 0,8%. Sono 70 le vittime. Questi i numeri del bollettino diffuso oggi lunedì 6 giugno dal Ministero della Salute. I
guariti sono in totale 16.716.222 (+18.625) mentre gli attualmente positivi sono
631.348.
Secondo il
report sulle vaccinazioni contro il
Covid-19 in Italia aggiornato con i dati di oggi sono state somministrate fino ad ora 137.847.720 dosi. Sono
48.637.037 le
persone che hanno ricevuto le due dosi del primo ciclo o il vaccino monodose, una cifra pari al 90,08% della popolazione interessata. Sono
39.615.567 le
persone che hanno ricevuto la terza dose, pari all' 83,05% della popolazione
potenzialmente oggetto di
dose addizionale. I bambini tra i
5 e gli 11 anni che hanno completato il ciclo vaccinale sono 1.268.512.
"I
vaccini ci hanno salvato la
vita in maniera assolutamente determinante". Lo ha detto
Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità, intervenendo a
Sky TG24 Live in Venezia.
Intanto, si segnala stress da pandemia per
9 milioni di bambini e ragazzi. Alla base del disagio psicologico ci sono i "cambiamenti sostanziali nei propri ambienti di vita, nelle routine quotidiane e nelle reti relazionali, educative e sociali che normalmente favoriscono la promozione dell
a salute e la resilienza agli eventi traumatici", spiegano Sinpia e Sinpf.
E
Pechino allenta le restrizioni. Da oggi in
città i residenti cominciano a tornare al lavoro ed è consentita la riapertura dei ristoranti e di altri spazi al chiuso, mentre gli studenti delle scuole primarie e secondarie torneranno
in presenza dal 13 giugno.
Asticella dell'attenzione sempre alta.
"In Portogallo c'è la variante Omicron 5" di Sars-CoV-2, "che ha caratteristiche di maggiore diffusività, molto di più rispetto a tutte le altre: più contagiosa, ma meno grave. Per noi potrebbe diventare un problema in autunno". Lo ha detto il virologo dell'università Statale di Milano,
Fabrizio Pregliasco, ospite di
Un giorno da pecora su Rai Radio1. In quanto tempo questa variante può diventare dominante anche qui? "Spero tra qualche mese, almeno a settembre.