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Pianificazione Spazio Marittimo, Mims: fino al 30 ottobre in consultazione pubblica i Piani di gestione

Economia
Pianificazione Spazio Marittimo, Mims: fino al 30 ottobre in consultazione pubblica i Piani di gestione
(Teleborsa) - A partire da oggi fino al 30 ottobre, i cittadini e i soggetti pubblici e privati interessati potranno formulare osservazioni sui Piani di gestione dello Spazio Marittimo nell’ottica della più ampia partecipazione alla definizione degli strumenti di pianificazione delle nostre coste, dell’ambiente marino e dei relativi usi. La pianificazione ha l’obiettivo di realizzare un’organizzazione più razionale dello Spazio Marittimo allo scopo di armonizzare la domanda di sviluppo socioeconomico con l’esigenza, prioritaria e indifferibile, di proteggere gli ecosistemi marini.

L’avvio della consultazione pubblica rappresenta un passaggio sostanziale nel processo di redazione dei Piani di gestione dello Spazio Marittimo, che coinvolge ben sei Dicasteri e 15 Regioni, in vista della loro definitiva adozione, in applicazione della Direttiva 2014/89/UE. La consultazione avverrà tramite il sito web del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims) con l’uso di un questionario e la possibilità di accedere ai documenti pubblicati sul “SID Il Portale del Mare”, nella sezione ad accesso libero dedicata alla pianificazione dello Spazio Marittimo.

“La pianificazione dello Spazio Marittimo è uno strumento fondamentale, atteso da anni, per lo sviluppo sostenibile del nostro Paese”, ha sottolineato il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, che stamane ha ufficialmente avviato la fase di consultazione pubblica, nel corso di un evento online aperto agli stakeholder, ai dicasteri competenti e alle Regioni già coinvolte nei lavori del Comitato Tecnico costituito per la redazione dei Piani. “Il processo di coinvolgimento dei diversi portatori d’interesse, compresi i rappresentanti della società civile, che ho voluto fortemente rimettere al centro della pianificazione degli investimenti per progettare e realizzare opere pubbliche sostenibili, è un elemento insostituibile per condividere scelte e interventi. Il confronto e l’acquisizione di commenti – ha aggiunto il Ministro - renderà possibile verificare le proposte fin qui elaborate in modo da arricchire e migliorare i Piani”. Il Ministro ha poi ricordato che al processo per la definizione dei Piani, avviato da tempo, è stata impressa una forte accelerazione nell’ultimo anno, anche grazie alla firma di convenzioni stipulate con Università e centri di ricerca, al fine di corrispondere al più presto all’impegno assunto con l’Unione europea.

Per redigere i Piani sono state seguite le apposite Linee Guida (DPCM 1/12/2017), che hanno individuato tre Aree Marittime di riferimento: l’area “Tirreno-Mediterraneo Occidentale” (che interessa le regioni Liguria, Sardegna, Toscana, Lazio, Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia), l’area “Adriatico” (Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo, Molise e Puglia) e l’area “Ionio-Mediterraneo Centrale” (Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia).

I Piani dello Spazio Marittimo individuano alcuni principi-guida trasversali (tra cui lo sviluppo sostenibile, la tutela e protezione di specie, habitat ed ecosistemi, la tutela del paesaggio e del patrimonio culturale) e forniscono indicazioni di livello strategico e di indirizzo per ciascuna Area Marittima e per le loro sub-aree, da utilizzare quale riferimento per altre azioni di pianificazione e per specifiche azioni di concessione o permesso. I Piani considerano i seguenti settori/usi del mare, per i quali individuano obiettivi strategici a livello nazionale e obiettivi specifici a livello di sub-area, nonché una serie di misure per il raggiungimento degli obiettivi prefissati riguardanti: difesa e sicurezza degli usi civili e produttivi del mare, pesca, acquacoltura, trasporto marittimo, esplorazione ed estrazioni minerarie e di idrocarburi, energie rinnovabili, difesa costiera, protezione dalle alluvioni, ripristino della morfologia dei fondali, turismo costiero e marittimo, ricerca scientifica e innovazione.



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