Facebook Pixel
Milano 28-mar
34.750,35 0,00%
Nasdaq 28-mar
18.254,69 0,00%
Dow Jones 28-mar
39.807,37 +0,12%
Londra 28-mar
7.952,62 0,00%
Francoforte 28-mar
18.492,49 0,00%

TIM, Agcom avvia market test su meccanismo indicizzazione dei prezzi

Finanza
TIM, Agcom avvia market test su meccanismo indicizzazione dei prezzi
(Teleborsa) - Il Consiglio dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha approvato l’avvio di un market test della durata di 30 giorni sul meccanismo di indicizzazione dei prezzi introdotto da TIM nell’ambito dell’Offerta di coinvestimento.

E' quanto si legge in una nota dell'Agcom. A seguito della comunicazione di TIM dell’intenzione di modificare i prezzi dell’Offerta di
coinvestimento per adeguarli all’inflazione, presentata a maggio 2022, e della conseguente fase di interlocuzione con l’Autorità, TIM ha trasmesso in data 21 ottobre 2022 una versione consolidata dell’Offerta di coinvestimento che è stata giudicata non in contrasto con l’art. 87, comma 1, lett. c) del Codice (art. 76, comma 1, lett. c CCEE) e pertanto sarà sottoposta a consultazione pubblica al fine di acquisire le osservazioni dei soggetti interessati. L’atto è stato approvato con il voto contrario della commissaria Giomi.

Nel testo sottoposto a consultazione - si legge nella nota - è prevista l’introduzione di un meccanismo a scaglioni per definire il tasso di inflazione annuale da applicare ai prezzi dell’Offerta di coinvestimento a partire dall’anno 2023 (sia quelli di adesione sia quelli annui di utilizzo dei servizi di accesso). Il meccanismo comporta l’applicazione del valore minimo del tasso di inflazione previsto per ogni singolo scaglione. In ogni caso non si prevede alcun adeguamento del prezzo nell’ipotesi in cui il tasso di inflazione registrato risulti inferiore al 2%.


L’Offerta estende altresì l’applicazione delle condizioni economiche previste per il 2021 ai coinvestitori che aderiranno fino ad aprile 2023. Al termine del market test, tenendo conto delle osservazioni del mercato, l’Autorità effettuerà le proprie valutazioni di merito che potrebbe portare a svolgere la nuova fase di consultazione europea, secondo quanto previsto dal Codice delle comunicazioni elettroniche.

Condividi
```