Facebook Pixel
Milano 10-mag
34.657,35 +0,93%
Nasdaq 10-mag
18.161,18 +0,26%
Dow Jones 10-mag
39.512,84 +0,32%
Londra 10-mag
8.433,76 +0,63%
Francoforte 10-mag
18.772,85 +0,46%

Sciopero benzinai, nessun passo indietro del governo: stazioni chiuse dalle 19

Economia
Sciopero benzinai, nessun passo indietro del governo: stazioni chiuse dalle 19
(Teleborsa) - Nessun dietro-front del governo sui carburanti e quindi sciopero dei benzinai di 48 ore confermato a partire da martedì sera. Da Algeri la presidente del Consiglio Giorgia Meloni non ha fatto nessun passo indietro – "il provvedimento è giusto, non si torna indietro" –, ribadendo che "nessuno vuole colpire la categoria". "Li abbiamo convocati già due volte, il governo non ha mai immaginato provvedimenti per additare la categoria dei benzinai ma per riconoscere il valore dei tanti onesti. Poi la media del prezzo non diceva che erano alle stelle. Sono state molto poche le speculazioni. Ma non potevamo tornare indietro su provvedimento che è giusto, pubblicare il prezzo medio è di buon senso. Su altro siamo andati incontro", ha spiegato.

Faib Confesercenti, Fegica e Figisc-Anisa Confcommercio sono tornate a spiegare con una nota che "il Governo, invece di aprire al confronto sui veri problemi del settore, continua a parlare di 'trasparenza' e 'zone d'ombra' solo per nascondere le proprie responsabilità e inquinare il dibattito, lasciando intendere colpe di speculazioni dei benzinai che non esistono", aggiungendo che "ristabilire la verità dei fatti diviene prioritario".

Nelle stazioni di servizio due volantini spiegheranno il perché della chiusura: "Per protestare contro la vergognosa campagna diffamatoria nei confronti della categoria e gli inefficaci provvedimenti del governo che continuano a penalizzare solo i gestori senza tutelare i consumatori. Per scongiurare nuovi aumenti del prezzo dei carburanti". Le politiche di prezzo al pubblico, si legge, "non sono imputabili ai gestori, il cui margine medio di guadagno (3 cent/litro) rimane invariato a prescindere dal prezzo finale al consumatore".

Il ministro Urso ha allentato la stretta sull'obbligo della comunicazione del prezzo medio regionale e sulle multe previsti nel provvedimento – che domani comincia l'iter parlamentare con audizioni in commissione Attività produttive alla Camera -– e ha presentato un'app per facilitare agli utenti la ricerca della pompa più conveniente, ma ai gestori non è bastato.

Si è dissociata dallo sciopero l'Asnali, che ha apprezzato gli sforzi del governo e vuole andare avanti con la riforma del settore. Dal fronte dei consumatori il Codacons oggi ha presentato un esposto alla magistratura contro i benzinai ipotizzando l'"interruzione di pubblico servizio". Secondo l'Unione nazionale consumatori "la lobby dei benzinai ha già vinto, visto che il Governo si è già rimangiato il decreto, riducendo le multe". L'associazione è inoltre pronta a "denunciare alla Commissione di garanzia sullo sciopero ogni violazione della regolamentazione del settore" e invita il Governo a far intervenire Prefetti e Governatori. Alla luce dell'allerta meteo, Assoutenti sostiene che lo sciopero non si deve fare e invoca la precettazione da parte dei prefetti e rivolge un appello anche al Garante per gli scioperi.

Condividi
```