Facebook Pixel
Milano 24-apr
34.271,12 0,00%
Nasdaq 24-apr
17.526,8 +0,32%
Dow Jones 24-apr
38.460,92 -0,11%
Londra 24-apr
8.040,38 0,00%
Francoforte 24-apr
18.088,7 0,00%

Conti correnti più salati nel 2023: rincari da 8% a 26%

Economia
Conti correnti più salati nel 2023: rincari da 8% a 26%
(Teleborsa) - Con l'inizio del 2023, assieme agli altri rincari, scatta anche l'aumento dei costi dei conti correnti bancari, che ora richiedono una spesa compresa fra un minimo di 28 euro ed un massimo di 154 euro. Secondo l’analisi di Facile.it, realizzata sull’Indicatore dei Costi Complessivi (ICC) dei conti offerti oggi da sei primari istituti bancari, si registrano aumenti compresi fra l’8% e il 26% rispetto al 2022.

Il salasso ha già prodotto impatti sui risparmiatori che, seocndo l'indagile commisisonata a istituti mUp Research e Norstat, sono fuggiti dai conti più cari verso soluzioni più economiche: nell’ultimo anno il 15,1% dei correntisti, pari a 5,6 milioni di individui, ha detto di aver cambiato conto corrente e, tra questi, 4,4 milioni hanno dichiarato di averlo fatto a causa dell’eccessivo costo.

Fra le ragioni specifiche del cambiamento, il 53,2% cita il canone annuo base troppo alto, il 31,5% il costo delle singole operazioni, il 25% l'aumento eccessivo dei costi (fissi o variabili) .

Non c'è solo il costo però alla base del cambiamento. il 21,6% dei rispondenti ha infatti dichiarato di aver lasciato il proprio conto perché il servizio offerto non era più all’altezza, l’11,1% non riteneva valido l’home banking, mentre il 9,7% ha cambiato perché il conto non era dotato di funzionalità digitali.

Anche per chi ha cambiato conto vi sono state delle difficoltà, soprattuttto in relazione alla cosiddetta "portabilità", cioè alla domiciliazione bancaria di pagamenti e accrediti, non sempre giunta nei tempi ne modi stabiloità dalla normativa (entro 12 giorni dalla domanda). L'indagine commissionata da Facile.it ha rilevato infatti che, tra coloro che al momento del cambio avevano spese domiciliate sul conto vecchio, quasi il 34% (pari ad oltre 1,5 milioni di individui) ha avuto problemi nel trasferire le domiciliazioni su quello nuovo.
Condividi
```