(Teleborsa) -
Equita ha abbassato a
6,80 euro per azione (-9%) il
target price su
Technoprobe, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nella progettazione e produzione delle Probe Card utilizzate per il test dei semiconduttori, confermando la raccomandazione sul titolo a "
Hold". La società ha comunicato ieri sera di aver chiuso il 2022 con ricavi consolidati pari a 549 milioni di euro (+40%), un EBITDA Consolidato pari a 245 milioni di euro (+40% con una marginalità del 45%) e un utile netto consolidato pari a 148 milioni di euro (+24%).
Gli analisti hanno scritto in una nota che le vendite e l'EBITDA del quarto trimestre sono state "in linea con la guidance e con le aspettative", ma che la
guidance per il primo trimestre del 2023 è "molto debole".
Tra gli elementi interessanti emersi dalla conference call ci sono: il fatto che l'azienda ritenga di essere in grado di mantenere le quote di mercato, con la maggior parte del mancato fatturato quindi attribuibile al destocking; l'avvio di una
ristrutturazione presso la filiale statunitense Microfabrica con 100 licenziamenti; il
posticipo del lancio dei nuovi prodotti, inizialmente previsto per il secondo semestre del 2023 al secondo semestre del 2024; e che livello delle vendite del primo trimestre del 2023 dovrebbe rappresentare il punto di minimo dell'anno e il management, pur ammettendo una
scarsa visibilità, si aspetta un forte rimbalzo del mercato nel 2024.
Technoprobe, che soffre anche
il downgrade di
Mediobanca, continua la seduta in
grande ribasso, attestandosi a 6,372 euro per azione, con
un calo del 10,25%. Attesa per il resto della seduta un'estensione della fase ribassista con area di supporto vista a 6,187 e successiva a 6,001. Resistenza a 6,729.